Vietato dar da mangiare ai gatti nel centro storico, pena una multa dai 25 ai 500 euro; è l’ordinanza del sindaco di Stroncone del 14 luglio che ha innescato la dura reazione dell’Enpa.
Per la tutela del gatto si fa riferimento alla Legge 281 del 1991 contro il maltrattamento dei gatti, che tutela anche quelli che vivono in piena libertà e tutte le colonie feline.
Nessun cittadino italiano può spostare i gatti dal luogo prescelto per vivere. Gli animali hanno anche il diritto di ricevere cure e cibo proprio in quello stesso luogo, sempre nel rispetto delle norme igieniche e del comune senso del rispetto altrui.
Oltre alla legge sopra citata ci sono alcune normative sancite dalle varie regioni che devono essere altrettanto rispettate e conosciute.
È indiscutibile il rispetto che lo stato Italiano riserva ai gatti tanto che le colonie feline:
– non possono essere spostate in altro habitat
– hanno il diritto ad essere curati e nutriti proprio in quel luogo
– le ASL si devono fare carico di provvedere gratuitamente alla sterilizzazione dei componenti di una colonia censita
– hanno gli stessi diritti delle colonie feline che si trovano nei pressi di un condominio
In questo caso la legislazione regionale ha introdotto delle precisazioni anche se la sostanza della legge non cambia. Anche senza un consenso unanime del condominio a mantenere i gatti in quel luogo la colonia non può essere comunque spostata perché la presenza dei gatti è considerata come quella degli uccelli o di altri animali liberi.
Qualora fosse necessario ogni singolo Comune, in accordo con il servizio veterinario della ASL, deve effettuare dei controlli sulla colonia felina e le spese sono a carico dello stesso Comune così come monitorare la quantità dii gatti e prevenirne l’eccessivo proliferare.
“Assurdo vietare di dare loro cibo. Deve adoperarsi per il riconoscimento della colonia in modo che la Usl possa sterilizzare – sottolinea l’Enpa – Deve identificare il soggetto residente che se ne prende cura, munirlo di tesserino come operatore di colonia felina, informare i cittadini che vanno nutriti senza deturpare il decoro dei vicoli pertanto vanno rimossi piatti di plastica e residui di cibo non attinente una corretta alimentazione dei randagi. È ‘lui’ identificato dalla legge responsabile del benessere animale che deve identificare punti dove l’operatore distribuisce crocchette e acqua”.