“Sono io l'amministratore indagato dalla Procura della Repubblica di Spoleto per i rimborsi chilometrici”. Così il primo cittadino Massimo Brunini è intervenuto poco fa in consiglio comunale, subito dopo le dichiarazione di voto dei capigruppo sul bilancio preventivo 2008, confermando così quanto anticipato da Tuttoggi.info nell'edizione di ieri. “Tengo a precisare – ha detto Brunini all'aula – che l'indagine si muove per un danno presunto di 29,44 €. Sono assolutamente sereno e fiducioso nell'operato dei giudici, ai quali abbiamo fornito ampia documentazione anche fotografica circa gli spostamenti che mi sono addebitati. Invito tutti i consiglieri comunali ma anche la cittadinanza a prender visione degli atti giudiziari in quanto non ho nulla da nascondere”.

Subito dopo lo stesso Brunini ha fornito gli atti ai cronisti presenti alla seduta consigliare, dai quali si evince che la Procura contesta all'amministratore nove trasferimenti, avvenuti tra il febbraio ed il marzo 2006. In effetti l'avvocato difensore Massimo Marcucci ha presentato le proprie argomentazioni difensive le quali però non hanno convinto il giudice per le udienze preliminari Massimo Falfari che ha fissato così per il prossimo 20 giugno l'udienza per stabilire l'eventuale rinvio a giudizio. Il sindaco risulta indagato per falso ideologico, truffa aggravata ed induzione in inganno dei funzionari responsabili della liquidazione dei rimborsi. In pratica, secondo l'accusa, il sindaco avrebbe utilizzato l'autovettura di servizio dichiarando invece l'uso della propria auto al fine di poter ottenere i rimborsi.Dalle carte si evince anche che il primo cittadino sarebbe stato pedinato nei suoi spostamenti dai carabinieri di Spoleto.

Il sindaco Brunini in consiglio comunale ha comunque detto di esser “ricorso alla propria autovettura privata, soprattutto negli appuntamenti istituzionali pomeridiani, per non gravare sui costi degli straordinari che sarebbero a quel punto spettati agli autisti che di norma non sono in servizio di pomeriggio.

L'avviso di chiusura delle indagini è stato notificato al sindaco lo scorso 14 marzo. L'ammontare del presunto danno (29,44€) deriva dal rimborso di 0,23 euro a chilometro (pari a un quinto del costo dell'epoca della benzina). Infatti, fino a tutto il 2006, amministratori e consiglieri comunali beneficiavano di tale tariffa per i rimborsi auto. Dal 2007, a seguito di un'apposita modifica del regolamento comunale, il rimborso chilometrico è stato invece adeguato alle tabelle Aci.

L'annuncio di Brunini non ha sollevato alcun commento né dai banchi dell'opposizione né da quelli della maggioranza che anzi hanno apprezzato la trasparenza mostrata dal primo cittadino questo pomeriggio.

(Ca.Cer.)

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