Lu. Bi.
Grande cordoglio è stato espresso da tutto il mondo sindacale per la tragica scomparsa di Emanuele Riccioni, in particolare dal segretario nazionale dell'Ugl, Luigi Ulgiati: “abbiamo perso un grande sindacalista; la sua scomparsa lascia un grande vuoto nella nostra federazione. È stato un lavoratore ogni giorno impegnato nella difesa della dignità e del diritto del lavoro. Come segretario regionale dell’Ugl Chimici Umbria, Emanuele è sempre stato in prima linea, al fianco di chi ha lottato e continua a lottare per dare un futuro al polo chimico di Terni e alle centinaia di famiglie per cui rappresenta la prima fonte di reddito. Protagonista di importanti vertenze, da Meraklon a Basell, non si è mai arreso, ed è riuscito, con la sua caparbietà, ad ottenere il pieno rispetto dei diritti e della legge, pagando anche prezzi personali per le sue battaglie. Emanuele era in prima fila nella ‘marcia per il lavoro’ che ha portato le lavoratrici e i lavoratori del polo chimico umbro a percorrere a piedi 100 chilometri, da Terni a Roma, per far sentire la propria voce alle istituzioni e per chiedere soluzioni strutturali alla crisi di un sito storico della chimica in Italia. L’Ugl Chimici continuerà a ‘marciare per il lavoro’, a Terni così come nel resto del Paese, anche per Emanuele e per quanti, come lui, credono che sia giusto e doveroso combattere per un futuro migliore”.
Anche il segretario provinciale Ugl, Daniele Francescangeli ha espresso il suo cordoglio e il suo dolore: “con la sua bandiera, Emanuele era stato presente a tutti i passaggi cruciali della vertenza Basell. Davanti ai cancelli così come ai tavoli istituzionali, dal Senato fino a Bruxelles e poi dal Papa dopo la marcia fino a Roma. Ora i fatti gli stanno dando ragione, ma lui ci aveva creduto prima di altri. Ci mancherà per la sua umanità e per la capacità di portare avanti i diritti di tutti. Il suo esempio dimostra che non sono le bandiere a fare i sindacati, ma le persone “.
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