Il Consiglio comunale di Orvieto ha approvato a maggioranza (9 favorevoli e 5 contrari) le integrazioni e le modifiche allo Statuto Sociale della Società partecipata Servizio Idrico Integrato (SII) SCPA, autorizzando il sindaco a rappresentare l’Ente nelle sedi deputate all’approvazione delle stesse nonché all’adozione di iniziative immediate finalizzate alla stipula di un patto parasociale che consenta ai Comuni soci di garantire il controllo pubblico sulla società.
L’atto è stato illustrato dall’assessore al Bilancio, Enti e Partecipazioni Piergiorgio Pizzo il quale, dopo aver ringraziato il nuovo CdA insediato da qualche mese per il lavoro svolto, ha riassunto le tappe principali della società S.I.I. S.c.p.a., affidataria nel sub-ambito 4 dell’Auri Umbria della gestione del servizio idrico integrato, ricordando che “il Comune di Orvieto partecipa direttamente per il 5,82% al capitale sociale, equivalente rispetto all’ultimo bilancio consuntivo approvato per l’esercizio 2019 a 1.136.995 euro, di complessivi 19.536.000 euro. Inoltre, oltre ai Comuni del sub-ambito 4 Auri, cui è riconducibile il 51% del capitale sociale, partecipano anche i soci privati per il 49%, ovvero: Umbriadue Scarl (25%) e le società ASM Terni Spa e AMAN Scpa (rispettivamente con 18% e 6%) che congiuntamente al socio privato svolgono il ruolo di soci operatori”.
L’Assessore Pizzo ha poi richiamato la delibera del 7 aprile scorso con la quale “gli amministratori S.I.I., in applicazione dell’articolo 8 dello Statuto, hanno approvato una richiesta di ‘contributi generici’ a copertura di previsti ‘fabbisogni finanziari’ ai soci consorziati, per un totale di 16.000.000 di euro in proporzione alla rispettiva quota di partecipazione al capitale sociale. Scadenza poi prorogata dal 30 giugno al 30 settembre 2020 essendo in corso fra le parti la ricerca di una soluzione complessivamente sostenibile in attesa dell’imminente predisposizione della manovra tariffaria 2020-2023 e nel processo di razionalizzazione societaria” ed ha ricordato che la giunta di Orvieto, con proprio atto del 7 settembre scorso, ha stabilito di impugnare, insieme ad altri Comuni soci, la deliberazione del Cda della Sii.
Quanto alle modifiche statutarie della Società proposte dal S.I.I., Pizzo ha riferito che esse “avranno efficacia al realizzarsi delle seguenti condizioni: passaggio del 15% di quote azionarie della SII Scpa da ASM Terni Spa ad Umbriadue Scarl, rimanendo invariata la quota di partecipazione al 49% del capitale privato; reperimento risorse finanziarie a favore di SII Scpa per l’importo fino a 30 milioni di euro, da destinare a rimborso dei canoni e mutui pregressi dei Soci Pubblici per circa 10 milioni di euro, a rimborso parziale del finanziamento soci ASM del 2013 per circa 4 milioni di euro, al finanziamento di investimenti e fabbisogno di cassa per la parte rimanente; consolidamento integrale del bilancio della SII Scpa nel Bilancio della Società ACEA e approvazione manovra tariffaria 2020-2023”.
“L’abrogazione dell’art. 8 dello statuto, che prevede obblighi contributivi da parte dei soci a copertura delle spese di gestione e degli oneri assunti dalla società – ha concluso Pizzo – è di evidente interesse per il nostro Comune. Oltre a questo risultato il Comune ha sottoposto al CdA la possibilità di sottoscrivere dei patti parasociali a garanzia del controllo pubblico sulla gestione dell’acqua. Una misura di riequilibrio necessaria alla luce di un recente pronunciamento della Corte dei conti dell’Umbria sul controllo pubblico nelle partecipate”.
