Una Città di Castello a misura di pedone con segnaletica luminosa e tecnologia intelligente: tutti d’accordo con la proposta della Lega Nord, in Consiglio comunale, sul “piano di investimento finalizzato al potenziamento della segnaletica luminosa ad alto impatto visivo e un utilizzo di tecnologie led a basso consumo, con passaggi pedonali luminosi intelligenti, con modalità sia attiva (a chiamata), che passiva (con sensore di prossimità e utilizzo di sistemi con tecnologia ‘intelligent dimming’)”.
Nella mozione la Lega, insieme ad iniziative per la cultura delle regole per automobilisti e pedoni, ha chiesto di mettere in sicurezza gli attraversamenti pedonali, mediante l’utilizzo di tecnologie di ultima generazione e soluzioni intelligenti. Nella presentazione il capogruppo Riccardo Augusto Marchetti ha precisato alcune misure in questa direzione come “migliorare la manutenzione del verde cittadino, prestando maggiore attenzione al contenimento della crescita degli alberi in prossimità degli impianti di illuminazione stradale collocati a ridosso degli attraversamenti pedonali”.
Solo nel 2016 sono stati 450 gli incidenti, tra cui 50 risultati fatali per i pedoni, soprattutto anziani ultrasettantenni, bambini e giovani.
Nelle strade centrali della città come viale Vittorio Emanuele Orlando, viale Vittorio Veneto, viale Armando Diaz, viale Bruno Buozzi diverse sono le situazioni a rischio per il pedone: strisce pedonali usurate da traffico e condizioni meteorologiche, scarsamente mantenute, con conseguente compromissione della visibilità, zone oscure causate dalla vegetazione ai margini della strada che creano coni d’ombra pericolosi per pedone e automobilista, assenza di segnalazione luminosa o di strisce rumorose di avvertimento e dissuasione
Gaetano Zucchini, capogruppo Pd, ha dichiarato che “la legislazione sia nazionale che europea, è molto stringente su questo punto, ma ci sono aspetti interessanti: la manutenzione stradale, del verde pubblico e i sistemi di sicurezza. Se per questi interventi ci fossero le risorse, potremmo parlarne in commissione. Voteremo sì”. Sì anche da Vincenzo Bucci, capogruppo di Castello Cambia: “In base a verifiche dirette, posso dire che i punti critici sono sicurezza dei pedoni e piste ciclabili. Le rotonde presentano invece punti critici per chi va in bicicletta”.
L’assessore ai Lavori Pubblici Luca Secondi ha sostenuto che “l’Agenda Urbana riguarda molte voci di intervento per la mobilità soft e in sicurezza; gli impianti semaforici, al netto di qualche criticità, sono a protezione dei pedoni. Condivido di incentivare la cultura della prevenzione”. Marco Gasperi, capogruppo M5S, ha proposto di aggiungere anche “le barriere architettoniche, che d’altronde sono previste in Agenda Urbana”. Massimo Minciotti (Pd), ha sostenuto che “in alcuni casi mancano le strisce pedonali o non si vedono bene. Con le rotonde e i semafori intelligenti gli incidenti gravi sono diminuiti”.
Nella replica Marchetti ha invitato “a partire dall’impianto di via Nazario Sauro, che funziona bene. Anche negli altri casi le misure sono abbastanza circoscritte ma immediate da realizzare”.