Tutto nacque circa un anno fa, quando il Luogotenente Francesco Caccetta, comandante della stazione dei Carabinieri di Castel Ritaldi, mutuando una idea già attuata con successo nel mondo anglosassone, propose al Sindaco Andrea Reali un progetto per il monitoraggio del territorio che coinvolgesse come parte attiva i cittadini che di quel territorio sono anima e cuore.
Al Sindaco Andrea Reali, che di fatto è l'autorità locale, l'idea piacque molto e così incaricò il consigliere Pier Luigi Marzioli (peraltro agente ella Polizia di Stato) con una apposita delega di portare avanti il progetto in pubblica sicurezza. Patrocinata dal Comune e condivisa dall'intero consiglio comunale anche mediante lo stanziamento di alcuni fondi per far fronte alle piccole spese operative.
Il Consigliere Marzioli quindi, in collaborazione con il Luogotenente Caccetta, nei mesi scorsi hanno tenuto alcuni incontri sul territorio per portare a conoscenza degli abitanti questa interessante possibilità. Gli sforzi sono stati ben presto premiati tanto che si è formato un Comitato di cittadini che formalmente si costituirà in associazione nella prima riunuone ufficiale prevista per giovedì prossimo, 13 febbraio, alle 21,30 presso la sala della biblioteca comunale di Castel Ritaldi.
Il Comitato ha già individuato nel dottor Fabio Marchionni, laureato in “Ricerca Sociale per la Sicurezza” all'Università degli Studi di Perugia, il proprio coordinatore che avrà l'onere e l'onore di prendere in mano tutto il lavoro fin ora svolto e dargli attuazione secondo regole e schemi ben definiti.
Il primo atto formale sarà la stesura dello Statuto che, a quanto è stato possibile sapere, prevede la partecipazione nel direttivo del Sindaco con compiti di vigilanza sulle attività del Comitato ma senza possibilità di influenzarne le scelte (il primo cittadino non avrà diritto di voto): atto che sarà sottoposto al vaglio del Prefetto di Perugia.
Il progetto, come spiega lo stesso Marchionni, prevede l'individuazione sul territorio di cittadini che rispondano a determinate caratteristiche di serietà e affidabilità i quali saranno di fatto occhi vigli e pronti a rilevare eventuali anomalie sulla zona di rispettiva competenza, con l'unico incarico di segnalare a chi di dovere (forze di Polizia o Carabinieri) le eventuali “anomalie”.
“Niente ronde tipo leghiste o squadracce” dicono dal Comitato “come qualcuno, forse strumentalmente, vorrebbe interpretare. Si tratta solo di un Comitato patrocinato dall'Amministrazione Comunale che agevolerà il lavoro delle forze dell'ordine segnalando in maniera organica, organizzata e tempestiva i problemi propri e del vicinato”.
(Pi.Ma.)
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