Erano giunti a Città di Castello con la scusa di trattare compravendite di autovetture usate ma stavano per compiere una truffa. Si tratta di 3 romeni che, per la loro indole, avrebbero potuto commettere anche reati più gravi; adesso non potranno più rimettere piede in città.
La loro fugace presenza nel territorio valtiberino era già stata segnalata alla Polizia, in due diverse circostanze, dai cittadini. Per tale motivo il Commissariato aveva intensificato i controlli del territorio, anche con equipaggi civetta.
Ieri mattina (martedì 13 ottobre) i tre sono stati individuati, fermati e condotti al Commissariato: dopo una compiuta identificazione, sono risultati essere romeni, tra i 18 e i 27 anni, provenienti da Ravenna, con molti precedenti alle spalle per furto, truffa, lesioni e violenza privata.
Gli accertamenti hanno poi chiarito che i truffatori erano in attesa di un tifernate che gli doveva consegnare 600 € per un auto di cui essi non erano in possesso. I tre sono stati denunciati in stato di libertà per tentata truffa, porto abusivo di arma da taglio e detenzione di oggetti atti allo scasso. In considerazione dei precedenti specifici, sono stati anche segnalati con contestuale emissione da parte del Questore di Perugia, per il Foglio di Via Obbligatorio e divieto di ritorno a Città di Castello per tre anni.