Si dirà che uno vuol cercare l’ago nel pagliaio. Certo è che rimane inspiegabile come gli alberi di natale posizionati nelle due principali piazze di Spoleto, in piazza Garibaldi e in piazza della Libertà, dono alla città della Comunità Montana, siano ancora privi di un qualche addobbo.
Il comune, grazie ai fondi messi a disposizione dal Gal, ci ha provato a movimentare queste feste con l’iniziativa delle casette di Babbo Natale, i mercatini che stanno riscuotendo un discreto successo specie fra i più piccini che ogni giorno hanno la possibilità di farsi immortalare con il vero Santa Claus. Ma addobbare due piante sembra impresa ben più complicata che realizzare le 22 casette che dalla scorsa settimana “colorano” le piazze.
E sì che il sindaco Benedetti, sollecitato dal vice Lisci che indubbiamente non riusciva a trovar ascolto, aveva imposto un tempestivo intervento all’Ase, l’azienda municipalizzata del presidente Loretoni. Ma niente, stando alla versione dei fatti fornita da Lisci.
A meno di 48 ore dalla vigilia – avendo ormai bistratto persino la tradizione che qui a Spoleto impone che alberi e presepi vengano allestiti nel giorno dell’Immacolata concezione della Madonna l’8 dicembre – nessuno ha pensato ad illuminare le due piante. Lisci è imbestialito e sembra aver ormai abbandonato ogni speranza. “Dicono che all’Ase hanno finito i soldi, ci vorranno sì e no 100 euro”.
Ecco, un altro nervo scoperto della politica o meglio di certi politici; capaci di dire che loro le palle le hanno, salvo poi non riuscirne a rimediarne una per un alberello di Natale.
Così nella nostra piccola redazione è scattata, spontanea, una gara di solidarietà e tutti si sono detti pronti a versare un obolo pur di vedere illuminate le piazze. Facendo due rapidi conti, moltiplicando il numero dei addetti di TO® (14) per una cifra diciamo di 10 euro, ecco rimediati 40 euro. Il presidente Loretoni ci faccia sapere dove versare la quota e lo faremo domattina stesso, sicuri che c’è tutto il tempo (il 24 è giornata lavorativa) di correre ai ripari.
A guardar bene il ricavo, oltre alle luminarie, ci scapperebbe anche il puntale. Parola d’onore lasceremo a Babbo Natale l’onore di dove metterlo.
(Ca.Cer.)
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