Di Stefano Ansuini (*)
Sellano, amena località della terra di mezzo, questi mesi accoglie molte persone, in parte turisti ed in parte nativi, di ritorno per passare un po’ di ferie all’insegna del riposo e della tranquillità. Sono stati aperti recentemente, dopo il terremoto del 1997, con fontanelle, fiori e piantine ornamentali, i giardini pubblici nel centro storico del capoluogo, molto frequentati da anziani, bambini e madri, per rinfrescarsi da questo afoso periodo estivo all’ombra di alberi secolari.
In questi giorni sono finalmente iniziati, inoltre, i lavori delle infrastrutture interne del paese (pavimentazione, fognature ecc.). E che cosa si inventano i nostri amministratori? di dare un’area all’impresa appaltatrice per stoccare mezzi, attrezzature, e vario materiale edile proprio all’inizio di questo parco pubblico, impedendo di fatto la fruibilità dell’area alle famiglie che cercano fresco e sicurezza per i loro bambini. Come possono stare tranquille quando i loro figli giocano nel bel mezzo di escavatori, ruspe e quant’altro? Poi, come se non bastasse, nella parte laterale della chiesa principale, riaperta da poco al culto, è stato concesso alla stessa impresa di accatastare materiale di risulta degli scavi, davvero un bell’esempio di estetica e di igiene pubblica.
Ci si chiede: non si poteva imporre all’impresa di trovare un’area più idonea e più distante dal centro cittadino?
(*) Capogruppo consiglieri di minoranza al Comune di Sellano