Una rapina lampo, durata appena 1 minuto e 38 secondi stando a quanto documentato dalle telecamere di videosorveglianza della gioielleria Bartoccini del centro commerciale “Piazza Umbra”, a Trevi. Studiata fin nei minimi dettagli dai malviventi, che hanno agito col volto travisato ed abiti da cacciatore. Uno di loro era anche armato di fucile.
Mentre è in corso di quantificazione il bottino della rapina – che sarebbe comunque di diverse decine di migliaia di euro, oltre ai danni ingenti al mobilio danneggiato col piede di porco – emergono dettagli sulle scene da farwest andate in scena martedì sera poco prima delle 20.30. Un orario non casuale: dopo quell’ora infatti le due commesse di turno solitamente iniziano a togliere i gioielli dalle vetrine e dai cassetti espositivi per metterli in cassaforte in preparazione della chiusura.

Due gli uomini (un terzo sarebbe stato all’esterno ad attenderli in auto) ad agire – uno era proprio quello armato -, entrambi con una maschera, un berretto e abbigliamento mimetico. Uno ha avvicinato la giovane commessa che si trovava al bancone, mentre la collega era momentaneamente nel retro, mentre l’altro è rimasto all’ingresso a fare da palo. Tanto che una passante si sarebbe avvicinata notando il trambusto, con il “palo” che l’avrebbe minacciata: “Se fai un altro passo ti ammazzo”.
Nel frattempo il rapinatore all’interno ha intimato alla commessa di non spingere il pulsante d’allarme e di consegnarle le chiavi dei cassetti dei gioielli. La ragazza, però, è rimasta impietrita per lo shock e così l’uomo con un piede di porco ha spaccato i cassetti e arraffato quanti più preziosi possibile mettendoli in un sacco. Poi i due sono fuggiti a bordo di un’auto bianca – condotta da un quarto complice – prima ancora che in quella parte del centro commerciale arrivassero gli addetti alla vigilanza in servizio. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di Trevi, che hanno già acquisito i filmati delle telecamere di videosorveglianza interne e della zona. Ora si cerca di dare un volto ai rapinatori, in attesa che il titolare della gioielleria formalizzi la denuncia una volta quantificato l’ammontare del bottino.
(articolo in aggiornamento)