Scuola, trasporti e movida, gli interventi anti Covid in Umbria | Spoleto, ospedale di fascia A - Tuttoggi.info

Scuola, trasporti e movida, gli interventi anti Covid in Umbria | Spoleto, ospedale di fascia A

Sara Cipriani

Scuola, trasporti e movida, gli interventi anti Covid in Umbria | Spoleto, ospedale di fascia A

Sab, 17/10/2020 - 19:48

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Dopo la riunione a livello regionale, la presiedente Donatella Tesei ha partecipato nel pomeriggio di oggi alla Conferenza Stato-Regioni

Sabato di incontri e riunioni in regione e di confronto con il Governo centrale per cercare di trovare le soluzioni migliori al contenimento della ripresa diffusione dell’epidemia da coronovirus.

Questa mattina a Foligno, nella sede della protezione civile si sono riunite le figure apicali della Regione Umbria insieme ai commissari delle USL 1 e 2 dell’Umbria e dei vari ospedali intorno alla presidente Donatella Tesei.

Sul tavolo sia la valutazione delle misure anti covid già disposte, che lo studio di quelle ancora da disporre per affrontare nel migliore dei modi la seconda ondata della pandemia.

Indubbio che quella del momento sia una situazione delicata da gestire, considerando tutti i risvolti sociali, sanitari ed economici che inevitabilmente si intrecciano nell’affrontare questa nuova situazione di emergenza.

Le possibili ordinanze in Umbria

Preso atto della situazione e che la fascia di età di maggior contagio è compresa tra i 15 e i 25 anni e che nella maggior parte dei casi, i positivi giovani sono asintomatici, il pensiero per un prossimo contenimento dei contagi, corre inevitabilmente all’intervento sulla scuola.

SCUOLA – La proposta della Regione è dunque quella di proporre la chiusura dei plessi scolastici ed eventualmente delle università per un primo periodo di 15 giorni. Questo pur senza fermare le lezioni che potranno essere continuate con la modalità della didattica a distanza (DAD). In tal senso, la Regione ha chiesto un incontro, domani, con il presidente Conte e il ministro dell’istruzione Azzolina,

TRASPORTI – La Regione Umbria sta assicurando al momento i trasporti pubblici all’80%, ma dalla riunione di oggi è emerso che le necessità di spostamento dei cittadini potrà essere garantita anche laddove il Governo dovesse chiedere un affollamento del solo 60% rispetto alle capacità dei mezzi.

MOVIDA – Un’altra misura che potrebbe essere introdotta in Umbria è il contingentamento degli spazi di condivisione comune in alcune situazioni. Luoghi di aggregazione come le aree interne ed esterne dei centri commerciali, per esempio (non dei negozi che già regolano il flusso dei clienti) potrebbero avere numeri minimi di affluenza contemporanea.

OSPEDALI – In arrivo anche la comunicazione della redistribuzione dei pazienti affetti da coronavirus nei diversi ospedali dell’Umbria. Oltre ai reparti Covid di Perugia e Terni, Spoleto continua a essere l’ospedale che con ogni probabilità diventerà di fascia A, con la conversione di alcuni reparti destinati all’accoglienza dei malati di Covid (pur continuando a mantenere le attività ambulatoriali e alcuni altri reparti), insieme alla città del festival, saranno convertiti con alcuni reparti Covid anche i nosocomi di Branca, Città di Castello e Pantalla.

TAMPONI A ORARIO – Resta comunque il problema di monitoraggio dei possibili contagi, con lunghe attese per potere effettuare i tamponi e la difficoltà di tracciamento dei contatti correlati all’aumentare del numeri di casi positivi. Per questo dai prossimi giorni le modalità per sottoporsi al test cambieranno, invece di avere un finestra oraria durante la quale presentarsi al drive through, verranno assegnati appuntamenti a orario.

Un momento della riunione con i dirigenti della Regione Umbria

La linea della Tesei

Dopo la riunione a livello regionale, la presiedente Donatella Tesei ha partecipato nel pomeriggio di oggi alla Conferenza Stato-Regioni in cui ha portato le istanza della Regione.

Due le richieste chiave della che la governatrice condivide peraltro con molte altre regioni italiane.

Al primo punto, la richiesta che alcune decisioni – vista la maggior omogeneità della diffusione del virus in tutto il territorio italiano rispetto alla prima ondata di contagio – vengano prese a livello centrale. Il riferimento è principalmente all’eventuale chiusura degli istituti scolastici o alla percentuale di fruibilità dei trasporti pubblici.

A seguire, ma sicuramente non per importanza, la richiesta di non fermare a nessun livello le attività commerciali e produttive, facendo leva su altre misure di contenimento. Un nuovo fermo del lavoro avrebbe un impatto devastante su tutti gli aspetti della vita dei cittadini, per questo motivo secondo la Regione dovrebbe essere scongiurato.

In attesa del DPCM

Ore frenetiche anche nella discussione con il Governo centrale. Conferenza stato-regioni ancora in corso, mentre continuano a susseguirsi ipotesi di regole e restrizioni. Insomma le prossime iniziative “più stringenti” – come ha dichiarato il ministro della salute Roberto Speranza – da intraprendere nel prossimo futuro.

In ambito di misure sociali il dibattito è acceso su un’ulteriore stretta per gli sport dilettantistici da contatto con un occhio rivolto anche alle palestre. Non dovrebbero essere invece toccate al momento le attività commerciali come quelle dei parrucchieri e dei centri estetici, mentre una stretta potrebbe arrivare per i luoghi di aggregazione come i cinema e i teatri.

Per quanto riguarda invece le misure di sostegno economico, si parla di un assegno unico per i figli, la proroga della cassa integrazione e le regole per il nuovo smart working nella pubblica amministrazione fino al 75% dell’orario di lavoro.

Le decisioni saranno comunque comunicate domani dal Presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, in una conferenza stampa.

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