Schianto nella notte e l’intera via Cacciatori delle Alpi svegliata di soprassalto: è quanto accaduto tra martedì e mercoledì scorso e che ha visto protagonista, fortunatamente senza alcuna conseguenza fisica se non per i danni a due auto, almeno un assessore di Spoleto, più probabilmente due, stando alle testimonianze dei presenti, di ritorno da una riunione di maggioranza. Diversi i testimoni che hanno seguito la vicenda che, in una prima fase, ha fatto ipotizzare anche un tentativo di fuga, ipotesi smentita poco dopo alla presenza della pattuglia dei carabinieri intervenuti sul posto. Ma andiamo con ordine su una notizia che sta facendo il giro della città.
È mezzanotte e cinque minuti di mercoledì quando una Fiat 500, guidata da una assessora della giunta di Spoleto, imbocca via Cacciatori delle Alpi, con i posti riservati al parcheggio di residenti e forestieri che risultano peraltro insolitamente vuoti per essere un giorno feriale. Giusto 4 o 5 auto lungo tutta la strada che costeggia il fiume Tessino.
Probabilmente una distrazione, e la 500 impatta contro una Panda di color giallo regolarmente parcheggiata. Lo schianto sveglia i proprietari delle abitazioni del quartiere che si affacciano ma non notano nulla di strano, se non l’utilitaria che, per il crash, risulta ora in posizione quasi orizzontale rispetto alle strisce oblique.
Ad aver sentito l’urto e notato l’auto proseguire senza che nulla fosse, è invece un nutrito gruppo di signori di mezza età che d’estate si ritrovano sul ponticello che reca alle scale mobili. C’è chi segna la targa, chi vede l’auto allontanarsi verso una via limitrofa: quasi tutti però avrebbero notato a bordo due persone, molto probabilmente due assessori, stando alla descrizione sommaria del secondo occupante l’auto.
Uno dei testimoni dello schianto, riconoscendo la Panda di color giallo, allerta la proprietaria che stava dormendo. Scesa in strada e constatati i danni, ipotizzando legittimamente la fuga dell’ignoto conducente, la donna chiama il 112. Nel giro di una ventina di minuti una pattuglia del radiomobile raggiunge il posto, ascolta la malcapitata signora, i testimoni e, di lì a poco, rintraccia in un parcheggio poco distante l’auto che ha provocato lo scontro tra auto. Della automobilista però nessuna traccia.
I militari prendono quindi gli estremi della vettura per eventuali, successivi interventi di competenza. Mentre la gazzella si allontana a velocità alquanto ridotta, quasi a passo d’uomo, ecco uscire dal parcheggio la conducente alla guida della Fiat 500, che viene fermata dai militari. L’assessora si ferma all’alt, scende e mostra all’istante un foglio con una penna.
Alla malcapitata e ai carabinieri, avrebbe detto che aveva raggiunto l’abitazione di un amico per recuperare un foglio di carta su cui scrivere i propri dati e recapiti, tornare quindi in Via Cacciatori delle Alpi e lasciare l’appunto sul parabrezza della Panda in modo da essere contattata dalla sfortunata proprietaria. Si dice anche pronta a firmare la constatazione amichevole così da agevolare la riparazione del danno all’utilitaria.
Una versione che avrebbe convinto la proprietaria della Panda, la quale ha comunque accettato la proposta di conciliazione bonaria ponendo così fine alla questione. Poco importa se qualche presente abbia registrato una qualche anomalia sui tempi e, soprattutto, sul non aver immediatamente arrestato l’auto dopo lo scontro.
Per dirla come la Signora Coriandoli, magistralmente interpretata dall’attore Maurizio Ferrini, è proprio il caso di dire “tutto è bene quel che finisce bene”.
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