SANITA': ROSIGNOLI "OSPEDALE, MACCHINA BEN OLIATA". IL S. MATTEO FONDAMENTALE PER BILANCIO ASL3 (foto TuttOggi.info) - Tuttoggi.info

SANITA': ROSIGNOLI “OSPEDALE, MACCHINA BEN OLIATA”. IL S. MATTEO FONDAMENTALE PER BILANCIO ASL3 (foto TuttOggi.info)

Redazione

SANITA': ROSIGNOLI “OSPEDALE, MACCHINA BEN OLIATA”. IL S. MATTEO FONDAMENTALE PER BILANCIO ASL3 (foto TuttOggi.info)

Mer, 24/11/2010 - 20:12

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Le parole di Maria Gigliola Rosignoli, direttore generale dell'Asl 3, all'attesa conferenza stampa di oggi sulla situazione dei servizi sanitari dell'ospedale di Spoleto e del territorio, sono state eloquenti: “l'ospedale di Spoleto lavora al massimo delle sue potenzialità, è un meccanismo ben oliato. Non rischia assolutamente la chiusura ed anzi, contribuisce in maniera determinante all'obiettivo del pareggio del bilancio dell'Asl 3”.

Presenti all'appuntamento con gli organi di informazione, oltre al sindaco Benedetti e al d.g. Rosignoli, anche il direttore sanitario della Asl3, Sandro Fratini, il consigliere comunale Leonardo Piselli (Pd), il vice sindaco Dante Andrea Rossi e il direttore sanitario del S. Matteo degli Infermi Luca Sapori.

La relazione presentata questa mattina, ed illustrata dettagliatamente da Sandro Fratini, è stata, secondo il sindaco di Spoleto Daniele Benedetti “realizzata in sinergia dall'amministrazione comunale e dai vertici dell'Asl, tra cui c'è un canale di confronto sempre aperto. Se si arriva a casi di criticità, l'amministrazione comunale ha il compito di interloquire con i vertici dell'Asl per trovare delle soluzioni, ma il tavolo permanente a cui si incontrano i 2 soggetti cerca di affrontare le situazioni prima che diventino problemi. L'ospedale di Spoleto – ha proseguito Benedetti – è stato oggetto di investimenti per circa 20 milioni di euro, segno evidente della volontà di farlo funzionare nel migliore dei modi. Per questo la polemica sui problemi e sulle criticità del nosocomio spoletino sottintende una grave mancanza di rispetto per il personale altamente qualificato che ogni giorno lavora duramente tra le sue mura”.

E' proprio sulla quantità a sulla qualità degli investimenti che Fratini si è soffermato nel suo intervento. “Per prima cosa – ha detto – è giusto precisare che le migliorie apportate all'ospedale di Spoleto sono già operative e che la struttura lavora a pieno regime. Circa il 90% degli interventi è già completato, e non si dovrà attendere più in la dei primi mesi del 2011 per il restante 10%. Quella spoletina, è la realtà sanitaria migliore nel panorama della Asl 3”. Fratini ha poi sciorinato un lungo elenco di miglioramenti, sia a livello di struttura ospedaliera che di contesto territoriale. Dalla risonanza magnetica di ultimissima generazione in arrivo a breve, al notevole aumento di posti letto in rianimazione, medicina interna e per i “day hospital”, fino ad arrivare ad una piscina speciale, prima in Umbria, per la riabilitazione vascolare. “L'obiettivo – ha precisato Fratini – è quello di rinforzare i settori medici non presenti in Umbria per poter accogliere pazienti da altre città”.

Particolare attenzione è stata posta nel rimpiazzare 2 figure di spicco dei reparti ospedalieri: il dottor Martinez e il dottor Ottaviani, rispettivamente primari di ginecologia e ortopedia, che andranno in pensione dal 1 gennaio 2011.

“Per mantenere alto il livello qualitativo di reparti importanti come questi – ha detto Fratini – è necessario puntare a sostituti di grande valore. A gennaio chiederemo l'autorizzazione alla Regione per la copertura del posto, ma nel frattempo il dottor Pierluca Narducci, attualmente il miglior ginecologo in Umbria, è stato per un po' di tempo a Spoleto, dove ha avviato una fase di formazione intensiva sui medici più giovani. Già si vedono i risultati, poiché nel mese di novembre abbiamo registrato 430 nascite contro le 420 dello stesso mese del 2009”.

Passando ai servizi sanitari sul territorio, la maggior parte degli investimenti riguardano la Residenza Sanitaria Assistita di Terraia. Fratini ha spiegato che il piano sanitario regionale obbliga le aziende sanitarie a ricollocare le Rsa presso luoghi in cui sia possibile garantire un maggior livello assistenziale. I letti Rsa a Spoleto passeranno dagli attuali 12 a 18 e verranno ricollocati all'interno dell'ospedale negli spazi occupati attualmente dalla medicina interna. Per questo dovranno essere apportate alcune modifiche strutturali per ottimizzare gli spazi e creare un'area verde ad uso dei pazienti ricoverati.

In ultimo (e Fratini ha sottolineato come sia l'unica cosa ancora da fare oltre alla riorganizzazione della Rsa) è stato previsto un progetto per il rinnovamento del parcheggio della Palazzina Micheli e per la realizzazione di una pensilina (con copertura fotovoltaica se possibile) che lo colleghi direttamente all'ingresso principale dell'ospedale, insieme forse al ripristino di un vecchio ascensore che collegherebbe direttamente l'atrio del nosocomio con il parcheggio.

A margine della conferenza stampa, non poteva mancare uno spazio dedicato alla situazione della sanità mentale, dopo l'esito della gara d'appalto che ha escluso dal servizio le cooperative dell'area vasta. La dottoressa Rosignoli ha voluto fugare con insolita decisione qualsiasi dubbio. “Molte persone – ha detto – sono cadute in un errore di fondo. A Spoleto ci sono 600 utenti che ricevono assistenza a domicilio e 25 circa nei gruppi appartamento. Ma tutti costoro sono in cura a psichiatri. Gli psichiatri e gli infermieri sono i responsabili della salute dei malati. Gli operatori della cooperativa hanno un altro compito, tra l'altro tutelato dal capitolato d'appalto dove era espressamente scritto che l'ente vincitore avrebbe dovuto garantire la continuità dell'occupazione degli operatori”.

Anche Fratini si è schierato sulle stesse posizioni, ed ha aggiunto: “Capisco e comprendo la posizione delle associazioni dei familiari che hanno alzato la voce contro di noi, ma ogni gara d'appalto è indetta col fine di migliorare la qualità dei servizi. Se la cooperativa Seriana 2000 ha vinto l'appalto anche sul lato del progetto tecnico, vuol dire che i servizi offerti saranno migliori. D'altronde – ha concluso – le gare d'appalto si possono vincere ma anche perdere. Se il consorzio Palomar ne ha vinte 4 su 5 non mi sembra che possa trovare spazio alcuna insinuazione sulla regolarità”.

Fin qui la percezione che si ricava dall'esposizione fatta dal vertice della Asl3, ci si passi la metafora automobilistica, è quella di avere a disposizione una “macchina” sanitaria territoriale perfettamente funzionante e tagliandata. Ciò fugherebbe anche ogni possibile difformità di interpretazione sullo stato delle cose, tanto da far diventare il prossimo meeting del Cityforum, una sorta di scampagnata.

Su questo e sugli equivoci polemici che portano poi agli allarmismi, TO® ha domandato alla Rosignoli e a Fratini se non fosse il caso di migliorare la comunicazione in modo da offrire all'utenza un quadro preciso come nel caso delle prossime annunciate nomine a ostetricia-ginecologia e ortopedia, e che la vulgata popolare voleva già in partenza per altri lidi. Ma sopratutto TO® chiede quale sia la meta della “macchina perfettamente oliata”, in modo che si possa capire se all'efficenza tecnica corrisponda anche la possibilità di attrarre a bordo di questo bolide i migliori piloti.

La dottoressa Rosignoli, spiega che la sostituzione in questo tipo di posizioni a volte è frutto di una attenta ricerca che tiene conto anche delle specializzazioni presenti nella struttura. Ciò comporta un tempo per la selezione che tiene conto appunto delle professionalità come motivo di miglioramento per l'ospedale. E a quanto è dato di capire sinora non ci sarebbe stata una grande risposta. Scenario che starebbe cambiando a quanto pare, se le nomine sono ormai in programma per gennaio. Certo chiunque assumerà questi incarichi – la cosa traspare abbastanza chiaramente dalla parole della Rosignoli e di Fratini – dovrà ricostruire un clima e uno staff all'altezza, dopo “soluzioni ponte”, per quanto prestigiose, come quella del dottor Narducci.

(Jacopo Brugalossi e Carlo Vantaggioli)


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