Nessuna processione ma le statue del Cristo Morto e della Madonna Addolorata saranno comunque esposte all’adorazione del popolo il Venerdì e il Sabato santo, nella chiesa di San Domenico a Gubbio. Una notizia che ha fatto esplodere la polemica e l’indignazione, soprattutto sui social, per il timore di eventuali assembramenti di fedeli.
“Da parte di parrocchia e Confraternita di Santa Croce – ha dichiarato il vescovo Luciano Paolucci Bedini smorzando i toni accesi – non c’era alcun intento di ‘convocare’ fedeli o assembramenti di popolo, ma solo un gesto semplicissimo di vicinanza, conforto e comunione spirituale verso chi invoca i simboli della devozione popolare eugubina per scongiurare la pandemia di coronavirus”.
La tradizione dunque si rinnoverà con la collocazione del Cristo Morto al centro del presbiterio e la Vergine a lato, “nel totale rispetto di quanto disposto dalla circolare diramata il 27 marzo dal Dipartimento di pubblica sicurezza del Ministero dell’Interno. – assicura il Vescovo – Le disposizioni, infatti, autorizzano le celebrazioni liturgiche solo a porte chiuse e senza popolo, oltre a prevedere la presenza di celebranti (diacono, lettore, organista, cantore e operatori tv)”.
Contrariamente a quanto alcuni possano pensare, le chiese sono sempre state aperte per la preghiera personale e nessun decreto o provvedimento ne ha disposto la chiusura in queste settimane
“Secondo quanto previsto dal Governo, – continua la Diocesi – si può andare in chiesa solo se ‘in transito’ per altri spostamenti dettati da necessità (lavoro, spesa, sanità, ecc.) e solo se la chiesa è situata lungo il percorso. Chi non può certificare tutto questo è passibile delle sanzioni del caso. E, comunque, vanno sempre osservate le prescrizioni sulla distanza”.
“Di tutto ciò sacerdoti e parroci eugubini stanno tenendo conto da settimane e lo stesso accadrà per ogni appuntamento del triduo pasquale che si apre domani (giovedì 9 aprile). – conclude Paolucci Bedini – Per altro, le statue del Cristo e della Madonna sono nella chiesa di San Domenico dal luglio 2016 e nei prossimi giorni cambierebbe semplicemente la collocazione del Cristo. Chiudiamo confidando nella comprensione di tutti perché si possano evitare strumentalizzazioni e sterili polemiche“.