Province, 2,7 milioni all'Umbria | Ma lavoratori ancora in agitazione - Tuttoggi.info

Province, 2,7 milioni all’Umbria | Ma lavoratori ancora in agitazione

Alessia Chiriatti

Province, 2,7 milioni all’Umbria | Ma lavoratori ancora in agitazione

Conferenza Stato - Città eroga 30 milioni per 58 Province | Bocci, "una boccata d'ossigeno"
Ven, 02/10/2015 - 12:20

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Non si è raggiunto l’accordo tra lavoratori delle Provincia di Perugia e la Prefettura: un tentativo di Conciliazione che questa mattina avrebbe dovuto porre uno stop allo stato di agitazione in cui versano i dipendenti dell’Ente da qualche giorno. La mobilitazione non si ferma dunque: la nuova manifestazione delle Rsu della Provincia di Perugia è convocata per lunedì prossimo, 5 ottobre. Dopo il “fallimento” del tentativo di Conciliazione in Prefettura fanno infatti sapere che “permane la situazione di incertezza che riguarda non solo il bilancio dell’Ente, ma il complessivo processo di riorganizzazione e la conseguente riallocazione del personale. Continua, pertanto, lo stato di agitazione di tutti i lavoratori”. La riunione di oggi era un passaggio obbligatorio tra la parte pubblica (datore di lavoro) e i rappresentanti dei lavoratori per scongiurare nuove forme di protesta. “A questo punto, i dipendenti della Provincia di Perugia – spiegano i rappresentanti sindacali – attiveranno le forme di protesta già deliberate nell’assemblea del 28 settembre”.

La decisione arriva nel giorno dopo del “salva Province”, ossia dell’atto varato dalla Conferenza Stato-Città ed Autonomie Locali a Roma nella seduta di ieri (1 ottobre, ndr), tenutasi nella sede del Ministero dell’Interno. Arriveranno, nella pratica, 30 milioni di euro nelle casse delle Province italiane. Al punto 3 del verbale della seduta, infatti, si legge: “ripartizione del contributo di 30 milioni di euro tra le Province per conseguire nel 2015 l’equilibrio di parte corrente”. Novità dunque anche per Perugia e Terni: alla prima arriveranno 1 milione 848 mila euro, e alla seconda 820mila euro, cifre sicuramente molto importanti rispetto a quanto erogato agli altri Enti interessati sparsi sul territorio italiano. “Una boccata d’ossigeno“, nelle parole del Sottosegretario al Ministero dell’Interno, l’umbro Gianpiero Bocci, che aiuterà gli Enti a superare questa fase difficile, in vista della chiusure del bilancio e del riordino dei dipendenti. Il denaro verrà infatti utilizzato anche per pagare gli stipendi del personale e per continuare a erogare servizi al cittadino momentaneamente ancora in capo alle Province stesse.

Le richieste fatte pervenire al Ministero dell’Interno da parte dei 58 Enti provinciali interessati erano ben più alte: corrispondevano infatti a 364 milioni di euro. Ma dal Governo arrivano fondi per neanche all’1%. La Provincia di Perugia è il secondo Ente nella lista ad aver ricevuto più denaro su base nazionale. Per martedì è inoltre prevista una nuova riunione a Palazzo Chigi, che dovrebbe essere utile a trovare altre soluzioni a seguito della riforma Del Rio.

Il riordino del personale sarà poi ultimato a stretto giro: la prima scadenza per trasferimenti e riallocamenti è fissata per il 10 ottobre (riguarderà chi è in comando o distacco). C’è tempo fino a fine mese per i 500 esuberi di entrambe le Province. Da ricordare il passo in avanti della Regione Umbria, che si è dichiarata pronta ad assorbire 200 persone.

E’ stata nel frattempo ssospesa la testata dell’ente della Provincia di Perugia, “Il Cittadino e Provincia” attiva dal 1969, fatto che Asu, Gus e Ordine dei giornalisti dell’Umbria ritengono “inaccettabile, perchè pretestuosa e immotivata”.
“La motivazione addotta dagli uffici e dalla direzione, che vede nell’obbligo da parte dell’ente di dover corrispondere al direttore responsabile della testata un riconoscimento economico aggiuntivo in ragione della sua responsabilità – sostengono i tre organismi in una nota -, non ha alcun fondamento giuridico nell’ambito delle norme che regolano il rapporto di lavoro giornalistico nella pubblica amministrazione. Per esseri chiari la Provincia di Perugia, che versa nelle condizioni di grave difficoltà finanziaria a tutti note ed i cui dipendenti stanno attraversando un tormentato periodo di incertezza lavorativa,  non deve tirare fuori un solo euro in più per editare Cittadino e Provincia. Ma la inspiegabile volontà dell’ente di chiudere la testata si era già manifestata a fine giugno scorso, in occasione proprio del cambio della direzione responsabile a seguito del pensionamento del precedente direttore. Poi la registrazione è stata fatta così da poter continuare ad editare.
Ora si torna nuovamente sulla questione con la pervicace volontà di sospendere la testata, ma perche’ proprio ora nel momento in cui sono più che mai necessarie informazione e trasparenza?“.
Per sindacato dei giornalisti, il gruppo uffici stampa e Ordine dei giornalisti “tale decisione comporta grave e immotivato nocumento ai giornalisti, che da anni operano per la Provincia di Perugia e che si troverebbero in difficoltà anche in relazione ad eventuali casi di mobilità come previsto dal Decreto Madia”. “Inoltre – prosegue la nota – la Provincia vedrebbe spegnersi, proprio in questo momento così difficile e complesso per l’ente e per i suoi dipendenti, una finestra informativa di grande importanza per la comunità tutta, per gli stessi dipendenti e in relazione al rilevante servizio che l’ufficio stampa dell’ente sta svolgendo per i Comuni. Ai giornalisti, infatti, in mancanza di una testata (perchè sospesa), non potrà essere chiesto di fare informazione e quindi di redigere comunicati stampa riducendo così la Provincia al silenzio. Tutto questo rischia inoltre di precarizzare dipendenti giornalisti regolarmente iscritti all’Ordine che, stante anche il loro livello professionale, rischierebbero in questa situazione di confusione di esser assegnati ad altre mansioni. Si tratterebbe quindi per questi colleghi di una ulteriore, immotivata penalizzazione, che andrebbe ad aggiungersi alla situazione di grande precarietà e preoccupazione per il futuro lavorativo che condividono con gli altri dipendenti della Provincia di Perugia e di altre Province italiane. Per questi motivi Asu, Gus e Odg chiedono un incontro urgente al presidente della Provincia di Perugia, Nando Mismetti”.

©Riproduzione riservata

Ultimo aggiornamento ore 22.20

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