Il lavoro come valore, come arte, come strumento di solidarietà e tutela dell'ambiente, l'impatto della tradizione culturale sui processi produttivi, le radici culturali come strumento di sviluppo economico. Queste solo alcune delle tematiche intorno alle quali si è dibattuto e riflettuto in occasione del convegno organizzato a Norcia dal Rotary International sul tema: “L'etica del lavoro: dalle radici culturali alla proiezione del futuro”.
I lavori, che si sono tenuti questa mattina presso il palazzetto del Salicone, sono stati introdotti ieri pomeriggio nel corso di una cerimonia in Comune, alla presenza del Commissario Straordinario Giancarlo de Filippis, che ha consegnato agli illustri ospiti appartenenti al distretto rotariano 2090 (Abruzzo, Marche, Molise, Umbria e Albania) la carta di cittadinanza europea. Alla cerimonia hanno preso parte anche gli studenti dell'istituto comprensivo “Alcide De Gasperi” di Norcia, insieme alle loro insegnanti e al dirigente scolastico Rosella Tonti. L'occasione della consegna degli attestati europei agli ospiti del Rotary, infatti, è stata colta dai ragazzi di alcune classi elementari e medie per presentare il progetto “Ora et labora: l'opera dei monaci benedettini nella società civile, dalle origini del monachesimo occidentale ai nostri giorni”. Uno dei progetti realizzati nel corso dell'anno scolastico attinente al tema scelto dai rotariani per il loro congresso a Norcia, in quanto “interamente incentrato – ha spiegato la dirigente Tonti – sulla figura di San Benedetto e sulla sua Regola che mette al centro dell'attenzione l'uomo, la sua quotidianità e il suo lavoro”.
Il progetto, finanziato dal Cesvol, ha coinvolto la I media C, la II D e la III B, nonché le classi V A e V B della scuola primaria. Mentre le classi delle medie hanno sviluppato le tematiche meno conosciute della Regola di San Benedetto e hanno ripercorso il movimento del monachesimo benedettino in tutto il mondo, compresa la fondazione dell'abbazia di New Norcia in Australia – hanno illustrato le due referenti del progetto, la professoressa Margherita D'Ottavio e la dottoressa Caterina Comino – le quinte elementari si sono occupate di un diverso aspetto del progetto: un laboratorio artistico che ha portato alla realizzazione di cinque mosaici inerenti la vita e la figura di San Benedetto. “Nell'ambito del progetto – hanno spiegato le docenti – i ragazzi hanno avuto l'opportunità di partecipare ad un campo scuola a Ravenna, patria dei mosaici, e di visitare, per conoscere più a fondo l'operato del Santo di Norcia, l'abbazia benedettina di Farfa a Rieti”. I cinque mosaici realizzati dalle elementari sono stati donati al priore del monastero di Norcia Padre Cassian Folsom.