“Nell’ambito della riorganizzazione dei tribunali e delle possibili correzioni occorre che i parlamentari umbri assumano iniziative che tutelino tutti i territori”. Lo ha ricordato il sindaco di Foligno, Nando Mismetti, che si è detto d’accordo sullo spirito dell’intervento del coordinatore regionale dell’Udc Maurizio Ronconi. “Non si può dimenticare che Foligno rappresenta un bacino molto esteso – ha osservato Mismetti – e che la riforma, in generale, non ha tenuto conto di molti fattori. Ma di fronte all’eventualità di una correzione, è necessario recuperare gli equilibri territoriali. Credo che tra le proposte da avanzare ci dove essere quella di prevedere la presenza del giudice di pace nelle città – dove sono state soppresse le sedi distaccate del Tribunale – ma che, per storia e ruolo, hanno la loro importanza. A questo fine gli stessi parlamentari hanno il dovere di ascoltare le istanze dei diversi territori”.
Non si è fatta attendere molto la replica “al vetriolo” di Stefania FIlipponi, capogruppo di impegno civile, che giudica tardivi e inutili gli appelli del primo cittadino ai parlamentari umbri. Ecco la nota dell’esponente dell’opposizione:
Sulla cd “geografia giudiziaria”, che entrerà in vigore il prossimo 13 settembre, gli appelli ai parlamentare Umbri (soprattutto da parte del Sindaco di Foligno), affinché tutelino il territorio folignate, sono tardivi, inutili e esclusivamente di facciata. E poi a chi ci si appella? Ai politici che sono corresponsabili (avendola votata) di questa riforma, o alla Regione che è stata sempre e solo a guardare? L’Amministrazione Comunale di Foligno ha dimostrato ancora una volta tutta la sua pochezza, la sua mancanza di autorevolezza e nonostante i pressanti inviti e il voto unanime del Consiglio Comunale, ha scelto il “ silenzio degli ignavi”.
E’ evidente che la chiusura della Sez. distaccata di Foligno del Tribunale determina un impoverimento complessivo della città e del suo centro storico, crea notevoli disagi, rischiando di penalizzare l’efficienza, l’economicità e l’efficacia dello stesso servizio giustizia; non si tratta di mere questioni di campanile ma di salvaguardare le esigenze e le richieste dei territori che hanno diritto ad una giustizia di prossimità, quale valore non declinabile, senza trasferimento di oneri sui cittadini. E solo ora, a cose fatte, il Sindaco Mismetti sottolinea la necessità di “recuperare gli equilibri territoriali”; ma fino ad oggi quali sono state le scelte politiche a tutela della storia, della dignità e della centralità di Foligno, terza città dell’Umbria?