Ricostruzione post terremoto più breve grazie alle ordinanze speciali: gli interventi previsti

Ricostruzione post terremoto più breve grazie alle ordinanze speciali: gli interventi previsti

Redazione

Ricostruzione post terremoto più breve grazie alle ordinanze speciali: gli interventi previsti

Sab, 17/07/2021 - 07:41

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Consentono la realizzazione delle opere pubbliche urgenti e indispensabili per la ricostruzione privata utilizzando deroghe alla normativa per abbreviare i tempi di costruzione

Ricostruzione post terremoto del 2016 più breve per numerosi interventi. Sono immediatamente esecutive le undici nuove Ordinanze Speciali in deroga del Commissario Straordinario sisma 2016, Giovanni Legnini, per la ricostruzione dei centri storici e dei borghi più danneggiati dal terremoto di cinque anni fa in Centro Italia.

Le Ordinanze, che consentono la realizzazione delle opere pubbliche urgenti e indispensabili per la ricostruzione privata utilizzando deroghe alla normativa per abbreviare i tempi di costruzione, riguardano la ricostruzione di Arquata del Tronto (Ap), Accumoli (Ri), Campotosto (Aq), Cascia, Preci, Norcia e la sua frazione di Castelluccio (Pg), Castelsantangelo sul Nera, Ussita e Pieve Torina (Mc) e le scuole di Montegiorgio (Fm).

Ricostruzione, deroghe per circa 100 interventi

Con questi provvedimenti si prevedono nell’insieme circa 100 interventi, per ciascuno dei quali si indicano e si motivano le deroghe alle norme di carattere generale che si utilizzeranno per l’esecuzione. Le nuove opere comportano un impegno di spesa di 237 milioni di euro, di cui quasi 150 aggiuntivi, a valere sui fondi del Commissario per la ricostruzione pubblica. Grazie alla corsia veloce delle deroghe, per gran parte di questi interventi che risultano propedeutici alla ricostruzione privata, si prevedono tempi di consegna molto più brevi.

Per Castelluccio e Arquata ricostruzione pubblica

Le nuove Ordinanze introducono alcune innovazioni importanti. Ad Arquata e Castelluccio, ad esempio, si procederà direttamente a una ricostruzione pubblica dei centri storici, quindi delle abitazioni private, ed è la prima volta che viene applicato questo metodo. Le modalità saranno disciplinate con una nuova Ordinanza, dopo il pronunciamento dei Consigli Comunali e l’adesione dei proprietari privati. In altri casi, come per Pieve Torina e la stessa Arquata, sono stati identificati gli interventi da eseguire in una fase successiva, finanziandone intanto la progettazione.

Vengono definiti, infine, nuovi meccanismi che consentono la demolizione pubblica degli edifici privati inagibili che interferiscono con la ricostruzione o in caso di inerzia dei proprietari.

Ordinanze speciali, sono 20 in tutto finora

Quelle firmate si aggiungono alle alte nove Ordinanze Speciali firmate nelle scorse settimane dal Commissario Legnini, quelle per Amatrice (Ri), Camerino (Mc), la sua Università, per la Basilica di Norcia (Pg), le scuole di Ascoli, Teramo e San Ginesio (Mc), per gli edifici ATER della provincia di Teramo e per il comune di Valfornace (Mc). Nel complesso le venti Ordinanze Speciali dispongono oltre 220 interventi, per una spesa complessiva di 514 milioni di euro, 259 dei quali aggiuntivi.

Con le venti Ordinanze prende corpo la strategia della ricostruzione dei centri storici più colpiti dal sisma, fin qui sostanzialmente paralizzata a causa delle grandi difficoltà progettuali e organizzative, determinate dall’elevatissimo grado di distruzione, ma anche dalla debolezza degli apparati pubblici. In questo modello sarà centrale il ruolo dei sub commissari Fulvio Soccodato e Gianluca Loffredo, e degli Uffici Speciali delle quattro regioni, che assumono la nuova funzione di soggetti attuatori degli interventi pubblici, d’intesa con i Comuni. Nelle prossime settimane – ha concluso Legnini – sarà approvato un nuovo pacchetto di Ordinanze in deroga per un altro gruppo dei Comuni che hanno avuto i maggiori danni”.

Le Ordinanze nel dettaglio

Accumoli – Oltre alla realizzazione di alcuni interventi indispensabili nel centro storico e nelle frazioni, l’Ordinanza stabilisce uno stretto e costante coordinamento della ricostruzione privata con quella pubblica, affidato al sub commissario, al Comune e all’USR Lazio. Tra le opere da realizzare ci sono il rifacimento del Palazzo del Podestà e della Torre Civica, il nuovo edificio comunale, i sottoservizi nel centro storico, la delocalizzazione del centro polifunzionale, il ponte sul Tronto nella frazione Fonte del Campo, la messa in sicurezza dei dissesti idrogeologici nelle frazioni di Illica, Roccasalli e Villanova ed il ripristino della viabilità in alcune altre frazioni. Le somme impegnate con l’Ordinanza ammontano a 31,1 milioni di euro, dei quali 28 aggiuntivi rispetto agli stanziamenti precedenti.

Arquata del Tronto – Oltre al ripristino delle opere pubbliche funzionali nel centro storico di Arquata, quasi completamente raso al suolo dal sisma, si prevede il ricorso alla ricostruzione pubblica. Sarà quindi il Comune a definire le aree e gli edifici da ricostruire secondo un progetto unitario che tenga conto della stretta correlazione con le numerose opere pubbliche da realizzare. Tra queste il ripristino della viabilità, i terrazzamenti del centro storico, il recupero della Rocca, del Palazzetto dello Sport, il rifacimento del municipio e di diversi edifici pubblici. Le opere previste dall’Ordinanza ammontano a 18 milioni di euro, ma se ne identificano già alcune altre, per un importo di ulteriori 28 milioni, per le quali viene intanto finanziata la progettazione.

Castelluccio di Norcia – Anche per questo piccolo borgo, molto caratteristico e totalmente distrutto dal sisma, si prevede una ricostruzione pubblica e unitaria dell’intero nucleo cittadino. L’Ordinanza, che stanzia 9,8 milioni, e prevede una ricostruzione in due fasi. Nella prima saranno realizzate le opere pubbliche funzionali alla ricostruzione privata, come la nuova viabilità e il consolidamento dei versanti, ma sarà soprattutto avviata e finanziata la progettazione della seconda fase, cioè dell’intervento unitario con la ricostruzione pubblica del centro storico.

Castelsantangelo sul Nera – Prevede la realizzazione delle opere di urbanizzazione del capoluogo e di alcune frazioni del Comune, che sta avviando la ricostruzione sulla base dei Piani Attuativi, alcune norme per favorire le demolizioni e la rimozione delle macerie, la demolizione e la ricostruzione del palazzo comunale e la delocalizzazione di una casa di riposo, oltre al ripristino delle antiche mura urbiche. Gli interventi inquadrati nell’Ordinanza impegnano una spesa di 29,4 milioni di euro.

Preci (Sant’Eutizio) – Ha come obiettivo il ripristino del complesso monumentale di Sant’Eutizio, di straordinaria importanza storica e artistica e di forte valore simbolico e identitario, molto danneggiato dal sisma. E’ un intervento molto complesso per la conformazione del sito, addossato ad una rupe da mettere in sicurezza, e la coesistenza di edifici e strutture con funzioni molto differenti, come chiesa, convento, cimitero. Viene finanziato con 10 milioni di euro, la metà dei quali aggiuntivi rispetto agli stanziamenti precedenti.

Norcia – Individua una serie di opere urgenti e caratterizzate da particolari criticità da realizzare, anche in questo caso, a specifiche e motivate deroghe alla normativa. Si tratta, in particolare, del nuovo Polo scolastico e del Polo sportivo, il ripristino dell’edificio “La Castellina” in piazza San Benedetto, della caserma dei Carabinieri, del palazzo comunale, delle mura urbiche, dell’ospedale. Il tutto per un importo di 52,6 milioni di euro, dei quali 37 già finanziati e 15 aggiuntivi.

Pieve Torina – Anche qui, per la ricostruzione delle abitazioni private del centro storico, viene previsto un coordinamento pubblico, oltre alla realizzazione dei sottoservizi del capoluogo, alla ricostruzione della ex scuola media, di un centro sportivo, del Teatro comunale, nonché la messa in sicurezza dei dissesti sulle sponde fluviali. Per una parte di quest’ultimo intervento, come di altri, da effettuare in una seconda fase viene intanto finanziata la progettazione. Le opere finanziate ammontano a 17,9 milioni di euro, 16,9 dei quali aggiuntivi.

Montegiorgio – Oggetto dell’Ordinanza è un’unica opera, la ricostruzione delle scuole elementari e medie, e della palestra a servizio dei due plessi, anche qui applicando alcune deroghe al codice degli appalti e ad altre norme. L’importo delle opere è pari a 11,1 milioni di euro, 5,4 dei quali aggiuntivi.

Ussita – Gli interventi previsti ammontano a 20 milioni di euro, 15 dei quali aggiuntivi, e riguardano il recupero e restauro del Cimitero monumentale di Castelmurato, il ripristino delle condutture dell’acqua alle centrali idroelettriche, lo spostamento di alcune cabine di trasformazione, la ricostruzione della caserma e del palazzo comunale, l’allestimento di un’area destinata a ospitare le maestranze addette alla ricostruzione. Tra le opere finanziate anche il recupero di due rifugi in alta quota, la realizzazione dei sottoservizi e muri di sostegno in alcune frazioni.

Campotosto – Per il comune abruzzese si prevede la ricostruzione unitaria del centro storico, per le forti interessenze tra quella pubblica e quella privata, che verrà coordinata dall’Usr, con un cronoprogramma e poteri sostitutivi in caso di inerzia dei privati. Vengono inoltre individuati alcuni interventi urgenti, come il recupero della sede municipale, dell’ex ospedale, la realizzazione dei sottoservizi, il rifacimento della pavimentazione. L’Ordinanza prevede un impegno di spesa di 13,3 milioni di euro.

Cascia – L’Ordinanza prevede la ricostruzione di due scuole e dell’ospedale, nonché la sistemazione e riqualificazione della viabilità, anche per agevolare la ricostruzione privata. Lo stanziamento è di 21,4 milioni di euro.

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