Questa notte i militari della Stazione Carabinieri di Trevi, nel corso di alcuni controlli sul territorio relativi al furto di un autocarro e di circa 300 pannelli fotovoltaici avvenuto la notte del 21 febbraio scorso nella zona di Giano dell'Umbria, hanno fermato 2 stranieri indiziati del reato e ne hanno denunciati altri 4 a piede libero per il reato di ricettazione in concorso.
I militari sono riusciti ad individuare il luogo dove questi pannelli erano stati nascosti, ovvero una casa abbandonata di proprietà dell’ANAS, lungo il Marroggia. Dopo il furto infatti, il camion utilizzato, anche questo rubato, era stato abbandonato sulla SS 3 Flaminia all’altezza di Spoleto.
Dopo alcuni giorni trascorsi nell'osservazione operativa del luogo, finalmente nella nottata tra il 27 e 28 febbraio i carabinieri di Trevi hanno notato un furgone che si avvicinava all'area a luci spente. Una volta arrivato nei pressi della casa dell'Anas il mezzo si è fermato, mentre alcune persone scese dallo stesso, coprivano il furgone di colore bianco con un telo verde, per mascherarlo, infilandosi poi nella casa abbandonata, per iniziare le operazioni di carico dei pannelli.
I Carabinieri sono intervenuti immediatamente, riuscendo a bloccare due uomini di nazionalità marocchina ai quali è stato contestato il reato di ricettazione in concorso. Le successive indagini hanno infatti consentito di individuare altri 4 uomini, tutti della stessa nazionalità dei fermati, i quali sono stati denunciati a piede libero per gli stessi reati.
I due fermati, di 48 e 32 anni, oltre a non avere un domicilio fisso, avevevano anche precedenti specifici. Uno di loro era stato controllato qualche tempo prima mentre cercava di imbarcarsi per il Marocco con un furgone carico di pannelli fotovoltaici rubati. A carico degli stranieri, alcuni residenti a Foligno, altri nel salernitano, è stato richiesto il foglio di via obbligatorio.
Il furgone, di proprietà di uno di loro, è stato sottoposto a sequestro, mentre gli oltre 300 pannelli fotovoltaici, del valore di circa 120mila euro, sono stati restituiti al legittimo proprietario, un’azienda di Giano dell’Umbria. Gli stranieri sono stati trasferiti al carcere di Spoleto in attesa della convalida del fermo da parte dell’A.G.