Cosa è successo a Riccardo Branchini, il ragazzo 19enne di Acqualagna scomparso ormai oltre 6 mesi fa? La procura di Urbino indaga ancora per istigazione al suicidio, ma il puzzle che ruota attorno alla sua figura è ancora lontano dall’essere ricomposto. Troppe domande, silenzi e segnali forse non colti, soprattutto tracce enigmatiche lasciate nei social.
I post su Tik Tok risalenti al 10 settembre
Tutto comincia, o forse si complica, durante il viaggio a Berlino post diploma con gli amici, lo scorso settembre. Riccardo – conosciuto come “Branca” o “Brancoz” su TikTok – pubblicava frasi (il 10 di quel mese) che oggi suonano come richieste d’aiuto: “A volte mi chiedo se qualcuno abbia mai guardato i miei post per conoscermi meglio” o “Se la tua assenza non li disturba, la tua presenza non ha mai significato nulla”. Parole scritte mentre attraversa l’Europa, ma che non sembrano quelle di un giovane spensierato in vacanza.
L’uscita notturna a Berlino
Mamma Federica ha poi raccontato a “Chi l’ha visto?” che una sera, durante una notte in discoteca a Berlino, Riccardo – come riferito dagli amici – si allontanò improvvisamente a mezzanotte, tornando in hotel da solo alle 4.30 del mattino. “Da lì in poi, al rientro in Italia, il suo atteggiamento era cambiato – dice zia Romina – più nervoso, introverso, distante persino dalla madre e da tutti noi. Lui era sempre chiuso in camera. Usciva solo per mangiare e parlava pochissimo”.
Il post poche ore prima della scomparsa
La mamma legge poi un post datato 12 ottobre 2024, poche ore prima della scomparsa: “A volte preferirei essere stupido per non fare collegamenti e capire tutto quello che succede, ma non sempre è bello sapere la verità”. Quella stessa sera, tornato a casa dopo una giornata con gli amici trascorsa ad Urbino, prenderà l’auto di famiglia – nonostante non abbia la patente – e raggiungerà la diga del Furlo, da dove poi sparirà lasciando solo documenti, telefono e alcuni indumenti.
“Quella macchina che girava sotto casa nostra”
La zia Laura, sempre a “Chi l’ha visto?”, riferisce un dettaglio inquietante: “Nei giorni precedenti la scomparsa sentivo spesso una macchina girare intorno alla casa. Una notte mi chiesi: ‘non è che Riccardo esce di nascosto?’. Ma non mi sono mai affacciata”. L’avvocato della famiglia Elena Fabbri sottolinea: “In quella zona passa una sola strada ed è una proprietà privata. Andrà approfondito anche questo elemento”.
Ipotesi
Mamma Federica rimane convinta che Riccardo non sia solo. “Credo che qualcuno lo abbia aiutato ad andare via, magari conosciuto online”, “Forse attraverso il dark web”, aggiunge papà Tommaso. Il computer e il cellulare di Riccardo, però, sotto sequestro dal 13 ottobre scorso, non sono stati ancora analizzati completamente. “È assurdo – afferma la zia – che dopo 6 mesi ancora non si sappia nulla. In altri casi le indagini digitali sono partite subito”. L’avvocato Fabbri peraltro afferma: “Riccardo potrebbe essere stato irretito da qualcuno proprio sul web”.
Compleanno amaro
Il 14 aprile scorso, intanto, Riccardo ha compiuto 20 anni – il compleanno più amaro per i genitori – ma la sua scomparsa resta avvolta nel silenzio. Forse, la verità è ancora là fuori. Forse è nascosta in un server, dietro uno schermo, in un messaggio mai letto. O forse, in chi lo ha visto passare e non ha capito che quello era un addio.