Un movimento spontaneo di cittadini, no-profit e apartitico, per la salvaguardia della vivibilità e della bellezza urbana.
Il progetto parte tutto da un semplice gruppo Facebook in cui Michela, Delia, Matteo, e gli altri amministratori radunano cittadini volontari di ogni età per organizzare gruppi di raccolta rifiuti nella città di Spoleto e nell’hinterland a ridosso degli altri comuni limitrofi.
Pochi fronzoli e orpelli vari, ci sono da ripulire vicoli medioevali, strade a scorrimento veloce, parchi gioco per i bambini e intere zone industriali dall’inciviltà, ormai profondamente radicata (non proprio un vanto dei nostri tempi), dei numerosi sapienti che ancora sguazzano nell’indolenza di credere che l’inquinamento non sia un problema serio, da risolvere in breve tempo, e che riguarda ogni singolo essere vivente.
“La nostra associazione si occupa principalmente di raccogliere i rifiuti da terra; vogliamo portare al cuore degli spoletini un problema che sentiamo essere di vitale importanza tentando di coinvolgere ogni volta sempre più persone.”
Questo è l’entusiasmo di Michela Bellino, amministratrice e referente di Retake Spoleto, che continua: “a marzo sarà appena un anno che abbiamo iniziato, ma ciò che ogni giorno riscontriamo in termini di partecipazione da parte dei cittadini, su base sempre volontaria, ci fa pensare che stiamo costruendo qualcosa di importante, di attivamente importante, per una salvaguardia del luogo in cui viviamo di cui andare orgogliosi.”
Qualcuno pensa che si tratti solo di cartacce e qualche mozzicone di sigaretta
Televisori, ombrelloni, sdraio, aspirapolveri, scarpe, cartelli stradali abbandonati, tutti questi oggetti sono di facile reperibilità quando si va in “cerca di rifiuti” con i ragazzi di Retake Spoleto.
Lo scopriamo dai loro profili social o all’interno del Gruppo Organizzativo da cui tutto parte.
Qui non si cercano ricompense o pacche sulle spalle; qui si scende in strada, si tende la mano a chi vuole unirsi e poi si fa quello che si deve.
Il tutto grazie anche alla preziosa collaborazione della Valle Umbra Servizi che fornisce ai volontari guanti e sacchi neri e si preoccupa del ritiro di quest’ultimi a pulizia completata.
Così facendo gli spazi urbani si rigenerano, sottraendoli di fatto all’abbandono, e rendendoli fruibili e sicuri per gli abitanti della zona.
“Questo concetto – ci tengono a sottolineare i ragazzi di Retake Spoleto – vuole essere un ponte di trasmissione per indurre un cambiamento permanente nelle persone che abitano la città.”
Sono esse stesse, infatti, che possono attivamente contribuire con i gesti quotidiani non solo a migliorare il decoro urbano, ma anche, perché no, riuscire a immaginare con occhi nuovi il proprio quartiere.
Questo è l’obiettivo di un retakers, come si
legge dal sito di Retake Roma, la cellula madre da cui prendono vita tutte le
altre realtà (come quella di Spoleto), che oltre a ripulire strade e piazze si
fa promotrice di interventi di riqualificazione delle aree più abbandonate
della Capitale:
Con
una progettazione partecipata è possibile ottenere cambiamenti tangibili,
riallacciando i cittadini con i loro luoghi
In oltre dieci anni di attività Retake Roma ha organizzato innumerevoli eventi di cura degli spazi pubblici nelle città, lungo le coste e nelle aree verdi, con programmi di riqualificazione del territorio come rimedio al degrado urbano, finalizzati al miglioramento delle condizioni ambientali e sociali.
Operiamo tramite un insieme di eventi di mobilitazione civica, progetti educativi e collaborazioni pubblico-privati, coinvolgendo nel rispetto e nella tutela della città tutte le componenti del contesto sociale, nella cornice del principio di sussidiarietà orizzontale.
Per partecipare attivamente: Gruppo Organizzativo
Retake Spoleto.