La prima azione che il Piano si propone è l’integrazione dell’Umbria nel sistema delle reti europee e nazionali per il trasporto di passeggeri e merci. Il secondo ambito d’azione si propone di consolidare il ruolo dell’Umbria di cerniera e di promotrice di integrazioni interregionali tra i territori dell’Italia centrale. Per il terzo ambito d’azione si pone come obiettivo generale la messa a punto di un sistema multimodale che garantisca adeguati e sostenibili livelli di mobilità dal territorio alle sedi di lavoro, ai servizi di rilevanza regionale, alle ”porte di accesso” alle reti della lunga percorrenza, ma anche ai principali poli urbani di riferimento, per residenti e turisti.
E’ il Piano regionale dei trasporti (Prt) presentato questa mattina durante l’incontro di partecipazione dei contenuti insieme al Piano di bacino unico regionale. “Il nuovo Piano regionale dei trasporti punta ad una mobilità urbana sempre più sostenibile e meno impattante dal punto di vista ambientale, ciò significa che nella nostra regione produrrà una sorta di mini-rivoluzione”, ha spiegato la presidente della Regione, Catiuscia Marini “E’ evidente – ha aggiunto – che gli obiettivi si raggiungeranno solo rendendo il trasporto pubblico piu’ accessibile, dando risposta alle domande di servizi non ancora evase e potenziando le risorse per i mezzi che viaggiano con più passeggeri”. Eliminare le sovrapposizioni e coordinare le diverse modalità di trasporto, magari con un biglietto unico. La presidente ha poi richiamato l’attenzione sui collegamenti dell’Umbria verso il resto dell’Italia, “che devono tener conto del trasporto di passeggeri e del business da una parte, e dei pendolari dall’altra”, e che “non possono avere come unica risposta l’alta velocità”.
Integrazione tra i trasporti su ferro, gomma e lacuali attraverso postazioni in cui sarà possibile l’interscambio per raggiungere in tempi più brevi la destinazione producendo anche economie per la produzione di servizi. “Partendo dal riconoscimento delle peculiarità del territorio umbro diventa indispensabile la strutturazione di una rete che deve interpretare ciascun territorio per dare risposte adeguate in termini di infrastrutture – ha spiegato l’assessore regionale Silvano Rometti – Non penalizzare territori rispetto ad altri, ma favorire la coesione territoriale e l”inclusione sociale, con un’offerta di trasporto che tenga conto sia delle risorse limitate, sia dell’obiettivo primario di contrastare lo spopolamento di aree marginali”.
Il Piano regionale dei trasporti sarà redatto contestualmente al Piano di bacino, che ne concretizza i contenuti. Con le sue revisioni triennali il piano di bacino può accompagnare la progressiva attuazione delle strategie e dello stesso scenario infrastrutturale del piano trasporti che avrà una durata di dieci anni.