A ufficializzare la notizia Filomena Gallo e Marco Cappato, a nome del Comitato promotore referendum Eutanasia legale e dell'Associazione Luca Coscioni
Iniziata a luglio la campagna di raccolta firme promossa dal Comitato promotore referendum Eutanasia legale, che ha visto coinvolti volontari in tutta Italia, ha raggiunto in meno di due mesi il numero di firme necessarie (500 mila) per richiedere un referendum sul tema dell’eutanasia. Oltre 70 mila le adesioni raccolte online. La campagna verrà comunque portata avanti, come da programma, fino a al 30 settembre.
Nuovo obiettivo: 750 mila firme
“Una grande soddisfazione e una gioia immensa – racconta Maria Sole Giardini, referente per Terni dell’associazione Luca Coscioni – aver raggiunto il traguardo delle 500 mila firme significa che i cittadini
sono molto più avanti della politica che in 30 anni non è stata in grado di fare una legge adeguata a riguardo. Non si tratta però della fine, anzi – Come ha spiegato Giardini a TO – “adesso c’è un nuovo traguardo da raggiungere, quello delle 750 mila firme. Vogliamo mettere in sicurezza il traguardo raggiunto, a fronte di eventuali errori o lentezze burocratiche”.
Umbria tra le regioni più attive
Il lavoro dei volontari continua dunque, cosi come programmato, con banchetti sparsi in tutta Italia. L’Umbria poi si mostra, in questo caso, tra le regioni più attive. “I volontari in Umbria sono tantissimi e si stanno adoperando in ogni modo. Tutta l’Associazione Luca Coscioni li ringrazia sentitamente. Terni, tra le province italiane, è la quinta per risposta positive avute dai cittadini. Un risultato eccezionale, che non ci saremmo mai aspettati” – sottolinea la Giardini.
Traguardo importante per l’Italia
A commentare la notizia anche il consigliere comunale Alessandro Gentiletti, impegnato in prima persona nella campagna di raccolta firme.
“Per l’Italia questo traguardo rappresenta un risultato importante, perché è un Paese dove i diritti civili non sono tutelati in pieno come in altri Paesi – ha spiegato Gentiletti – Basta pensare all’aborto, che nella
pratica viene osteggiato e non è favorito anche attraverso la presenza di molti obiettori di coscienza. Sul Fine-Vita l’Italia è un Paese in cui l’opinione pubblica è da sempre avanti, lo dimostrano eventi importanti come quello che ha riguardato Piergiorgio Welby, oppure Eluana Englaro. Purtroppo però sono indietro i Partiti, il Parlamento in particolare, perché risponde non al sentire dei cittadini italiani ma a quelli che sono i diktat di organizzazioni straniere come il Vaticano”.
Risultato importante per Terni
“Si tratta inoltre di un risultato importante per la stessa città di Terni. Già nel 2009 erano state raccolte moltissime firme per il testamento biologico (bocciato poi dal Consiglio Comunale), nel 2010 io stesso avevo formato un comitato trasversale, di cui facevano parte diverse forze politiche e associazioni, riuscendo a coinvolgere persino Englaro. Questo per dire che l’argomento è sempre stato molto sentito dai cittadini, tanto che oggi Terni è una delle prime cinque città italiane tra quelle che hanno raccolto il maggior numero di firme” – conclude Gentiletti
Non mancano le polemiche
“Ovviamente le polemiche non mancano – ha aggiunto Mari Sole Giardini – sulla pagina di Marco Cappato sono presenti commenti del Monsignor Paglia, ex vescovo di Terni, che si è espresso dicendo che vogliamo fare eugenetica. Quello che i detrattori non capiscono è che l’eutanasia vuol dire libera scelta per i cittadini che soffrono, non si tratta assolutamente di uccidere i più deboli, ma di permettere alle persone di scegliere (anche una morte dignitosa) e al contempo di combattere la piaga dell’eutanasia nascosta e clandestina, praticata da anni nel silenzio di tutti”.
di Alessia Marchetti