Lu. Bi.
(Aggiornamento h. 23.52) – Sono stati resi noti proprio in questi minuti i dati definitivi dei complessivi 8.092 comuni. L'affluenza si conferma intorno al 41% anche a livello nazionale. Ecco le cifre in dettaglio: 1° quesito 41,14%; 2°quesito 41,14%; 3° quesito 41,11%; 4° quesito 41,10%. Gli aventi diritto potranno votare anche domani dalle 7.00 alle 15.00.
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(Aggiornamento h. 23.15) – Alle 22.00 il dato di affluenza a Terni si attesta al 41,62% per il 1°quesito, 41,64% per il 2°, 41,63% per il 3° e 41,61 per il 4°. In questi minuti il Ministero dell'Interno sta finendo di estrarre i dati dei restanti comuni. Al momento ne mancano circa una 10ina e a breve ci sarà il dato ufficiale.
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(Aggiornamento h. 21.00) – È stato appena completato il conteggio nazionale degli 8.092 comuni, con dato che si riferisce alle 19 circa: 1° quesito 8.092 comuni su 8.092, 30,34%; 2° quesito 8.092 comuni su 8.092, 30,35%; 3° quesito 8.091 comuni su 8.092, 30,32%; 4°quesito 8.092 comuni su 8.092, 30,32%. Alle 22.00 il prossimo aggiornamento del Ministero dell'Interno
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(Aggiornamento h. 19.15) – Sono arrivati in questi minuti anche i dati relativi a Terni che, stando alle cifre fornite fornite dal Ministero dell'Interno, supera la media nazionale. Il dato si riferisce alle ore 19.00 e dice: 31,72% primo quesito; 31,74 secondo quesito; 31,72% terzo quesito; 31,71 quarto quesito
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(Aggiornamento h. 19.10) – Il Ministero dell'Interno ha diffuso i nuovi dati relativi all'affluenza alle urne referendarie, anche se il campione dei comuni ai quali si fa riferimento costituisce una cifra estremamente esigua per poter avere un'idea esatta dell'andamento delle votazioni. Per il 1° quesito sono stati verificati 57 comuni su 8.092 con un'affluenza del 25,44%; per il secondo quesito 51 comuni su 8.092 per il 25,25% degli aventi diritto; per il terzo quesito 42 comuni su 8.092 con il 23,89%; per il quarto quesito 39 comuni su 8.092 e il 25,46% di votanti.
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(Aggiornamento h. 17.48) – A Roma hanno votato circa il 35% degli aventi diritto e stando alle proiezioni del dato, comparato con quelli forniti da Ministero dell'Interno, si dovrebbe arrivare a una percentuale di affluenza oscillante tra il 60% e il 75%. Questi numero vanno naturalmente presi con le molle perchè basati su dati ancora non ufficiali e che non tengono conto di fattori variabili che potrebbero portare a un rovesciamento della previsione.
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(Aggiornamento h.17.36) – L'affluenza tende a salire nella città di Terni. Il dato è attualmente al 12,19% e soltanto tra qualche ora si avrà un aggiornamento ufficiale delle cifre. Le votazioni si sono svolte finora correttamente con una partecipazione particolarmente massiccia di anziani e giovani.
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(Aggiornamento h. 14.05) – I dati provvisori forniti dal Ministero dell'Interno hanno raggiunto una prima uniformità nel numero di comuni e al momento sono stati coperti tutti gli 8.092 ambiti territoriali con un dato parziale e provvisorio dell'11,64% di affluenza.
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(Aggiornamento h. 13.00) – L'affluenza a Terni è superiore rispetto a quella nazionale. In Italia il dato relativo alle ore 12,00 è di 11.53% per il primo quesito con 7.888 comuni su 8.092; 11.65% per il secondo quesito con 7.810 comuni; 11.62% per il terzo con 7.815 comuni; 11.56% per l'ultimo quesito con 7.727 comuni
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Alle 12.00 il dato relativo all'affluenza alle urne di Terni per il referendum segna 12,2% degli aventi diritto che ricordiamo essere 87.006, 40.888 uomini e 46.118 donne. Le sezioni ordinarie aperte in città sono 129 alle quali se ne aggiungono 2 straordinarie allestite nel carcere di Vocabolo Sabbione e all'ospedale “Santa Maria”. Si vota per i 4 quesiti abrogativi:
Quesito 1
Colore scheda: rosso
Titolo: Modalità di affidamento e gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica. Abrogazione
Descrizione: Il quesito prevede l’abrogazione di norme che attualmente consentono di affidare la gestione dei servizi pubblici locali a operatori economici privati.
Testo : Volete voi che sia abrogato l'art. 23-bis (Servizi pubblici locali di rilevanza economica) del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112 recante «Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria», convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, come modificato dall'art. 30, comma 26, della legge 23 luglio 2009, n. 99, recante «Disposizioni per lo sviluppo e l'internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia», e dall'art. 15 del decreto-legge 25 settembre 2009, n. 135, recante «Disposizioni urgenti per l'attuazione di obblighi comunitari e per l'esecuzione di sentenze della corte di giustizia della Comunità europea», convertito, con modificazioni, dalla legge 20 novembre 2009, n. 166, nel testo risultante a seguito della sentenza n. 325 del 2010 della Corte costituzionale?
Quesito 2
Colore scheda: giallo
Titolo: Determinazione della tariffa del servizio idrico integrato in base all'adeguata remunerazione del capitale investito. Abrogazione parziale di norma
Descrizione: Il quesito propone l’abrogazione delle norme che stabiliscono la determinazione della tariffa per l’erogazione dell’acqua, il cui importo prevede attualmente anche la remunerazione del capitale investito dal gestore.
Testo: Volete voi che sia abrogato il comma 1 dell'art. 154 (Tariffa del servizio idrico integrato) del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante «Norme in materia ambientale», limitatamente alla seguente parte: «dell'adeguatezza della remunerazione del capitale investito»?
Quesito 3
Colore scheda: grigio
Titolo : Abrogazione delle nuove norme che consentono la produzione nel territorio nazionale di energia elettrica nucleare
Descrizione: Il quesito propone l’abrogazione delle nuove norme che consentono la produzione nel territorio nazionale di energia elettrica nucleare
Testo : Volete voi che siano abrogati i commi 1 e 8 dell'articolo 5 del decreto-legge 31/03/2011 n.34 convertito con modificazioni dalla legge 26/05/2011 n.75?
Quesito 4
Colore scheda: verde
Titolo: Abrogazione di norme della legge 7 aprile 2010, n. 51, in materia di legittimo impedimento del Presidente del Consiglio dei Ministri e dei Ministri a comparire in udienza penale, quale risultante a seguito della sentenza n. 23 del 2011 della Corte Costituzionale
Descrizione: Il quesito propone l’abrogazione di norme in materia di legittimo impedimento del Presidente del Consiglio dei Ministri e dei Ministri a comparire in udienza penale, quale risultante a seguito della sentenza n. 23 del 2011 della Corte Costituzionale
Testo: Volete voi che siano abrogati l'art. 1, commi 1, 2, 3, 5 e 6, e l'art. 2 della legge 7 aprile 2010, n. 51, recante «Disposizioni in materia di impedimento a comparire in udienza», quale risultante a seguito della sentenza n. 23 del 13-25 gennaio 2011 della Corte costituzionale?
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