Nelle prime ore della mattinata la Polizia di Stato ha rintracciato un 44enne, già gravato da una lunga lista di precedenti per i reati di furto aggravato, rapina, falsità in scrittura privata e guida in stato di ebbrezza, ed ha eseguito nei suoi confronti la misura cautelare degli arresti domiciliari con contestuale applicazione del c.d. braccialetto elettronico.
L’uomo, è risultato responsabile di tre rapine, oltre ad essere seriamente indiziato in relazione ad un quarto episodio dello stesso genere.
Tutte e quattro le rapine sono state commesse, nel giro di poche settimane a cavallo tra il maggio e il giugno scorsi, ai danni di esercizi commerciali ubicati nel centro di Perugia. L’uomo ha infatti colpito in un bar, in una pizzeria e, per ben due volte, nel medesimo negozio, adoperando sempre la stessa tecnica.
In particolare, il 44enne attendeva che nell’esercizio commerciale preso di mira vi fosse una sola dipendente, sempre di sesso femminile, dopodiché entrava e, talvolta anche mostrando un coltello, la minacciava di non opporre resistenza con la classica frase: “Questa è una rapina!”. Una volta terrorizzata la vittima di turno, asportava il registratore di cassa e si allontanava prelevando il denaro all’interno.
In un caso, il rapinatore ha incontrato una dipendente particolarmente coraggiosa che ha cercato di opporsi, ma che è stata colpita violentemente allo sterno e non è quindi riuscita a bloccarlo, riportando peraltro contusioni guaribili in 5 giorni.
Si stima che le rapine abbiano fruttato al 44enne, complessivamente, un bottino di circa 1.000 euro.
Sulle tracce dell’uomo, vista la sua aggressività e spregiudicatezza, si sono subito messi gli agenti della Squadra Mobile, “Sezione Reati contro il patrimonio”. Gli investigatori hanno potuto contare sulle preziose testimonianze e sulle descrizioni del malvivente fornite sia da alcune delle vittime che da semplici passanti che lo avevano incrociato durante le sue fughe; in più, i poliziotti hanno saputo valorizzare alcune tracce lasciate dal rapinatore in occasione delle sue scorribande.
Tutto questo ha permesso di identificare con certezza il rapinatore seriale; gli indizi raccolti a suo carico hanno convinto il G.I.P. presso il Tribunale di Perugia a disporre nei suoi confronti la misura cautelare degli arresti domiciliari assistita dal braccialetto elettronico.