Contestati agli indagati 8 episodi di rapina e 2 estorsioni. Le indagini partite dopo l'accoltellamento di un 42enne italiano
Nove persone (7 italiani e 2 di origine albanese) sono state arrestate a partire dalle prima mattinata di venerdì in varie parti dell’Umbria ma anche a Palermo dalla polizia, dopo l’ordinanza emessa dal gip di Perugia su richiesta della locale Procura della Repubblica. Le accuse per gli indagati vanno, a vario titolo, dalla rapina aggravata all’estorsione ed allo spaccio di stupefacenti; uno dei 9 arrestati, un 25enne albanese, è accusato di tentato omicidio.
Il provvedimento cautelare, che costituisce l’epilogo di una complessa ed intensa attività investigativa, ha disposto nei confronti di 6 indagati la custodia in carcere, per altri 3 gli arresti domiciliari. L’operazione – che ha interessato i territori di Perugia, Marsciano, Assisi. Città di Castello, Spello, Umbertide e Palermo, – è stata condotta dalla Squadra Mobile di Perugia con il supporto della Squadra Mobile di Palermo, nonché delle unità del Reparto Prevenzione Crimine Umbria – Marche e delle unità cinofile della Polizia di Stato.
Le indagini sono partite a marzo 2023 dopo che una delle 9 persone oggi indagate era stato ferito con varie coltellate al torace ed al collo. L’uomo, un 42enne italiano, si era recato al pronto soccorso di Perugia raccontando di essere stato accoltellato. Mentre poco dopo sempre in ospedale era arrivato anche un 25enne albanese con ferite da coltello alla mano, facendo ipotizzare agli inquirenti un legame tra i due episodi.
La banda rapinava negozi e spacciatori
La polizia aveva quindi dato vita a numerosi servizi sul territorio, appostamenti e pedinamenti, ma anche ad attività di tipo tecnico quali monitoraggi con gps ed intercettazioni telefoniche ed ambientali dei veicoli utilizzati dagli indagati. Lo sviluppo delle indagini ha evidenziato come il ferito facesse parte di un gruppo dedito allo spaccio di cocaina prevalentemente attivo nell’Alta Valle del Tevere, ma anche protagonista di rapine in danno di esercizi commerciali ma anche di persone ed in particolar modo di altri spacciatori di droga. Questi ultimi, infatti, venivano attirati dai rapinatori con la prospettiva di una cessione di stupefacente, per essere poi in realtà minacciati, picchiati, rapinati della droga, del denaro e degli altri oggetti di valore che venivano eventualmente trovati.
Tentato omicidio per vendetta dopo una rapina
E proprio una rapina ad uno spacciatore, un 25enne albanese anche lui destinatario di misura cautelare, è risultata essere all’origine del violento fatto di sangue. Infatti, uno degli indagati (un 42enne italiano) insieme ad una sua complice – è stato ricostruito – avevano portato a termine una rapina in danno dello spacciatore, esplodendo anche alcuni colpi con una pistola risultata poi una scacciacani. Il 25enne, per vendicarsi, alcuni giorni dopo aveva raggiunto il 42enne rapinatore, nei pressi di una struttura ricettiva dove questi alloggiava, accoltellandolo ripetutamente e procurandogli numerose ferite in prossimità di organi vitali.
In precedenti occasioni, sempre utilizzando la medesima pistola, sarebbero state commesse due rapine in danno di una tabaccheria della periferia perugina e nei confronti del gestore di un agriturismo.
Contestate 8 rapine tra Perugia e Umbertide e 2 estorsioni
Nel corso delle indagini, la Squadra Mobile ha proceduto al sequestro, oltre che della pistola scacciacani e relative cartucce, anche di 14 grammi di cocaina, nonché all’arresto in flagranza di 3 persone.
Nel maggio 2023, infatti, tre destinatari dell’ordinanza di misura cautelare odierna, dopo aver contrattato l’acquisto di 5 grammi di cocaina, avevano aggredito ed immobilizzato con delle fascette da elettricista uno spacciatore di origine albanese, rapinandolo della somma di 110 euro, un cellulare e della droga, venendo però poi fermati dalla polizia giudiziaria che aveva predisposto una specifica attività di monitoraggio.
L’inchiesta ha portato ad acquisire gravi indizi di colpevolezza nei confronti degli indagati relativamente a 8 rapine consumate tra Perugia e Umbertide, 2 estorsioni ai danni di tossicodipendenti e numerosi episodi di spaccio di cocaina, oltre al tentato omicidio di marzo scorso. Contestualmente agli arresti, sono state eseguite perquisizioni domiciliari che hanno consentito di rinvenire e sequestrare presso le abitazioni degli indagati una pistola scacciacani, documenti relativi ad una delle vittime di rapina, due bilancini di precisione, materiale per il confezionamento e sostanza da taglio, 880 cartucce per fucile, illegamente detenute e circa 20mila euro in contanti, nascosti sotto il pavimento di una pertinenza dell’abitazione di uno degli indagati.