Sa.Mi.
Sono stati i video del sistema di sorveglianza e le tracce di fango lasciate nel percorso ad incastrare Guri Hamza, algerino, classe ’88, arrestato dal Nucleo operativo radiomobile dei carabinieri di Perugia, in quanto considerato uno degli autori della rapina eseguita ai danni del distributore di benzina di via Tuzi.
La rapina – Era il 24 maggio quando intorno alle 5 del mattino due uomini a volto semicoperto sono entrati nel gabbiotto del distributore Ip di via Tuzi a Perugia. In un attimo, uno dei due ha puntato una pistola alla testa di uno dei due dipendenti presenti per farsi consegnare l’incasso. Subito dopo sono fuggiti lasciando però dietro di loro le tracce che hanno poi permesso l’arresto delle ultime ore.
L’attività del N.o.r – Grazie agli elementi in mano agli inquirenti – come spiegato dal comandante del radiomobile Pierluigi Zago – è stato possibile identificare l’algerino e, una volta emessa l’ordinanza di custodia cautelare, i militari si sono messi sulle sue tracce. Non è stato facile acciuffarlo, visto che il ventiquattrenne, residente a Ponte Felcino è solito spostarsi in varie zone di Perugia. Lo hanno rintracciato proprio nell’esercizio commerciale del padre, un negozio di kebab, con indosso gli stessi abiti ripresi nel filmato della video sorveglianza del distributore. Erano state utili all’attività investigativa anche le tracce di fango lasciate dagli autori del crimine all’interno del distributore.
Perquisizioni a tappeto – Una volta arrestato l’algerino, le indagini sono proseguite con una serie di perquisizioni domiciliari della dimora dell’arrestato e delle persone a lui legate. In questa attività è stato possibile recuperare 2 pistole (una all’interno di un vecchio garage e l’altra in un sottotetto) probabilmente destinate ad essere impiegate per altre azioni criminali. Tutte le armi sono risultate essere giocattolo ma funzionali per delinquere. Insieme alle pistole è stata rinvenuta anche numerosa refurtiva come televisori e varia argenteria probabile risultato di furti nella zona di Perugia.
La droga – C’è anche della droga tra il materiale recuperato dai militari durante le perquisizioni marijuana (15 piante) ed hashish (70 gr.). Ma l'’indagine non è conclusa: gli inquirenti hanno in mano buoni elementi e adesso stanno lavorando per poter arrestare anche il complice della rapina.