Vertice in Prefettura corsa contro il tempo per riaprire la galleria entro sabato | Dopo il comitato contrario all'opera, ora quello a favore del Nodino
Venerdì ancora un giorno di passione per gli automobilisti in transito nel tratto perugino del Raccordo autostradale. Dove si continua a circolare su una sola corsia nella galleria Volumni, quella in direzione sud. Nell’alta si lavora senza sosta per riparare i danni provocati dall’incendio del tir che trasportava carta.
Il sopralluogo nella galleria
dopo l’incendio – VIDEO
Un incendio che non ha provocato feriti, ma che ha danneggiato in quel tratto il manto stradale, le coperture della galleria e gli impianti interni.
Galleria, riapertura entro sabato
Nel vertice in Prefettura che si è tenuto giovedì i tecnici Anas hanno assicurato di poter riaprire la galleria in direzione nord entro sabato, così da consentire il ripristino della normale viabilità per il Ponte di Ognissanti. Una corsa contro il tempo.
Venerdì ancora incubo code
Intanto, giovedì e venerdì giornate da incubo per gli automobilisti. Dal punto in cui si viaggia a una sola corsia lunghe file, sia tra le gallerie del Raccordo, sia all’innesto a Ponte San Giovanni, fino a Collestrada. Con conseguenze anche sulla viabilità interna.
Nodino, guerra di Comitati
Gli ultimi incidenti sulla E45 e sul Raccordo hanno riaperto il dibattito sul Nodino (la variante breve) e sull’intero progetto del Nodo. Dibattito innescato anche dalle parole dell’assessore regionale Melasecche, che dopo l’incendio del tir si è confrontato con i vertici regionali di Anas, i quali hanno ribadito l’utilità del progetto.
Che però viene contestato dal Comitato che si oppone al Nodino, che considera l’opera altamente impattante e comunque inutile, dato che sgraverebbe solo una minima parte del flusso veicolare, quella cioè in transito da nord a sud e viceversa. Mentre il tratto critico è rappresentato dalle gallerie del Raccordo, utilizzato come tangenziale anche per la viabilità locale di Perugia.
Ma a Ponte San Giovanni, dove ancora una volta si è riversato gran parte del traffico (anche pesante) dell’arteria bloccata, è sorto anche il Comitato di coloro che considerano “indispensabile” il Nodo e anche, nell’immediato, il Nodino. “Libererebbe Ponte San Giovanni dalla morsa che la sta soffocando” spiegano i portavoce Fausto Cocciari e Luigi Ercolani.
Il nascente Comitato per il sì (che si chiamerà “Chi salverà Ponte San Giovanni?”) ritiene che il Nodo di Perugia sia un’opera pubblica indispensabile, che non deve essere contrastata dai comitati locali, né dal contrasto tra le Istituzioni.
Gli opposti Comitati, dunque, si mobilitano. Ma la vera battaglia sul Nodino-Nodo di Perugia si combatte a Roma, visto che l’intervento, al momento, è considerato di interesse nazionale e non tanto in chiave di miglioramento della viabilità locale.