Dopo le numerose segnalazioni di criticità sulla raccolta dei rifiuti e di conferimenti abusivi nel Comune di Gubbio, l’azienda Gesenu, che dal 1 marzo gestisce il servizio, ha voluto fare alcune precisazioni.
“Il nuovo servizio di raccolta – ha ricordato la direzione – è iniziato il 29 luglio scorso e ha interessato circa 20.000 abitanti, con la rimozione di circa 2000 cassonetti stradali in soli 10 giorni, come previsto dal progetto. Per preparare i cittadini al cambio del servizio è stata inviata a tutte le utenze coinvolte, tra domestiche e commerciali, un’apposita brochure esplicativa e successivamente, organizzate 5 assemblee pubbliche, dove i tecnici del gestore, assieme ai rappresentanti dell’Amministrazione comunale, hanno potuto illustrare le nuove modalità di raccolta”.
L’avvio del nuovo servizio ha consentito di estendere la raccolta domiciliare ad oltre il 70% della popolazione del Comune di Gubbio. È fisiologico che nella fase di cambiamento del servizio possano determinarsi alcune criticità, dovute alle diverse modalità con cui viene effettuata oggi la raccolta rispetto al passato, che il gestore sta puntualmente affrontando e risolvendo assieme all’Amministrazione Comunale, supportati dalla preziosa e fattiva collaborazione dimostrata da tutti i cittadini
“Va altresì evidenziato – continua Gesenu – che esistono alcune frazioni ancora non servite dalla raccolta porta a porta, che vedono la presenza di postazioni di raccolta differenziata con cassonetti stradali. Tali postazioni sono storicamente oggetto di conferimenti abusivi, anche da parte di utenti già serviti con il nuovo sistema di raccolta domiciliare. Su tale fronte, il gestore e l’Amministrazione, hanno attivato una specifica attività di controllo attraverso Ausiliari di Polizia Ambientali dedicati, assoluta novità nel Comune di Gubbio. Nei prossimi giorni saranno anche installate fototrappole per videosorvegliare le zone più critiche. Ad oggi, il servizio di raccolta domiciliare sta già registrando i primi significativi risultati, conseguendo una riduzione del rifiuto indifferenziato del 30%“.
