Le interviste al presidente dell'Ente Domenico Metelli e ai protagonisti della vittoria, il priore del Giotti Alfredo Doni e il cavaliere Massimo Gubbini
Scherza ma non troppo l’Animoso del Rione Giotti, Massimo Gubbini, di fronte alle telecamere di fronte alla domanda sulla voglia dei giovani cavalieri di emergere. La sua è stata una grande vittoria della Giostra della Rivincita, ma solo sei centesimi di secondo lo dividono dal secondo in classifica, il Moro del Pugilli Nicholas Lionetti. Ma Gubbini è un nome storico della Giostra e non sbaglia: “Faccio i complimenti a tutti, sono stati veramente bravissimi e sono contento che ci siano ragazzi che stanno vedendo avanti. Io ci ho messo dieci anni a vincere la prima Quintana a Foligno, loro possono aspettare un po’”.
L’Animoso del Giotti
Domenica 18 settembre, al Campo de li Giochi, Gubbini non ci ha pensato due volte: “E’ stata una gara molto tirata, con tempi non altissimi – dice – ma veramente impegnativa. Ho fatto tutto il possibile, forse sono entrato con un occhio troppo vigile alla prima tornata, ma quando ho visto che c’era da dare tutto, ce l’ho messa tutta. Sono contento anche perché la cavalla ha già vinto due palii e meglio di così non poteva andare“. La dedica della vittoria: “Al miio staff del Rione Giotti. Mi trovo tanto bene con loro e abbiamo ricominciato alla grande. Dedica anche ad Emanuele Filippucci, che si è preso cura di questa cavalla come una figlia. Siamo stati sfortunati a giugno, ma abbiamo recuperato alla grande“.
“Vittoria frutto di un grande lavoro”
Soddisfatto e commosso il priore, Alfredo Doni: “La vittoria è frutto di un lavoro lungo. Abbiamo inseguito Massimo da un paio di anni, riportarlo al Giotti significava costruire un percorso che voleva dire riportarlo alla vittoria. Per lui, con il Giotti, è il settimo Palio. E’ quindi una situazione che funziona. Il risultato di oggi lo abbiamo costruito. Massimo Gubbini è stato strepitoso. Il risultato dimostra la freddezza avuta nell’ultima tornata. Lui è pazzesco“.
Soddisfatto anche il presidente dell’Ente Giostra, Domenico Metelli: “E’ stata una Quintana con un bilancio straordinario in tutto. Abbiamo riportato la serenità e la tranquillità che mancava. I bilanci che ho, ad oggi, dicono che abbiamo migliorato tutti i numeri del 2019, che fu già un record. Ormai la Quintana ha raggiunto un livello internazionale. Sempre di più. Bella anche l’esperienza del rione Spada, perché l’Ente Giostra ha dimostrato di aver cura dei cavalli e di essere una grande famiglia: Lorenzo Paci ci ha lasciato e sono andati tutti in piedi, tifosi e avversari. E’ banale racchiudere la giostra della quintana come altre manifestazioni: noi la Giostra la sentiamo tantissimo“. E su Gubbini: “Gubbini è un fenomeno e sicuramente la sua massima espressione di serenità cavalleresca la trova al Rione Giotti. Sono veramente bravi e sono contento per loro. Sicuramente la Quintana è stata falsata dall’uscita del Cassero. Quel cavallo ha ancora qualcosa da dire“.