Il Presidente della Provincia di Perugia, Luciano Bacchetta nell’ultima seduta del Consiglio provinciale ha indicato le deleghe assegnate ai consiglieri che lo affiancheranno nell’organizzazione politico-amministrativa dell’Ente nei prossimi anni.
“Stanno arrivando molte risorse per la viabilità – ha sottolineato Bacchetta – ci attende un periodo di lavoro intenso, una situazione che definirei emergenziale stante il dimezzamento del personale avvenuto negli anni scorsi. Ognuno di noi ricopre cariche o di sindaco o di consigliere comunale e quindi ho ritenuto utile per seguire più e meglio il lavoro che ci attende di assegnare deleghe che coinvolgano quanti più possibile. Molto importate è anche la funzione della Stazione appaltante alla quale un crescente numero di Comuni si sta rivolgendo per ovviare al paradosso di avere a disposizione risorse economiche, ma non quelle tecnico-giuridiche per utilizzarle con gli appalti che stentano a partire”.
Vicepresidente è stato nominato Sandro Pasquali con deleghe al lago Trasimeno, al patrimonio e all’ambiente. A Federico Masciolini è stata confermata la delega all’edilizia scolastica, mentre a Letizia Michelini sono state attribuite le deleghe alla Stazione appaltante e alla Polizia provinciale e a Stefano Ceccarelli quelle dei trasporti, dell’urbanistica e del territorio. Sul fronte della viabilità il vasto territorio provinciale è stato suddiviso in due comprensori “alla luce dell’impegno che ci attende”, ha chiarito Bacchetta.
Gino Emili curerà la parte di territorio provinciale ricompresa nel cratere conseguente al sisma del 2016, ovvero Spoleto e Valnerina, a cui si aggiunge la viabilità del Comune di Foligno. Erika Borghesi ha la delega della viabilità del restante territorio provinciale e le deleghe relative a pari opportunità, personale e bilancio.
Dai banchi della minoranza, negli interventi di Andrea Lignani Marchesani, Marcello Rigucci e Jacopo Barbarito, è stato stigmatizzato il fatto che, mentre le deleghe sembrano essere state distribuite a pioggia, al consigliere provinciale Roberto Bertini, pur essendo stato il più votato non siano state assegnate deleghe facendo prefigurare “frizioni” nella maggioranza. Circostanza smentita dallo stesso Bertini che invece dichiara di aver rifiutato le deleghe propostegli per impegni personali. Lignani Marchesani ha inoltre evidenziato come le “quote rosa” abbiano avuto poca visibilità nell’assegnazione delle deleghe, una considerazione resa esplicita da Rigucci che ha dichiarato come la consigliera Claudia Luciani, pur appartenente alla minoranza, avrebbe potuto vedersi assegnata una delega riequilibrando la rappresentanza tra uomini e donne. Borghesi e Michelini nella replica hanno spiegato come l’importanza delle deleghe loro assegnate va a bilanciare la minore rappresentanza femminile che è scaturita dal voto per il consiglio provinciale del febbraio scorso e di come l’aver coinvolto tutti i consiglieri di maggioranza rappresenti la volontà di lavorare al meglio nell’interesse dei cittadini. Concetti ripresi negli interventi di Pasquali ed Emili.
La trattazione delle Linee programmatiche di mandato è stata rinviata al 19 marzo a partire dalle ore 10, data fissata per il prossimo Consiglio provinciale.