C’è molta attesa a Spoleto per una serata esclusiva che vede protagonisti uno straordinario Giorgio Albertazzi e le ballerine della Martha Graham Dance Company in Cercando Picasso, fortunato spettacolo teatrale che unisce prosa e danza, dedicato al celeberrimo pittore spagnolo.
Cercando Picasso, per la regia di Antonio Calenda, è in tournée in tutta Italia e la tappa spoletina al Teatro Menotti diventa l’occasione per un appuntamento di solidarietà e beneficenza. Fortemente voluto dalla neonata “I Mecenati per la danza di Daniele Cipriani”, il cui comitato d'onore è presieduto dal Marchese Nicolò Cavalcanti di Verbicaro, la serata sarà composta dallo spettacolo e dalla successiva esclusiva cena di gala a pagamento, in omaggio a Giorgio Albertazzi e alla ballerine della compagnia, il cui ricavato sarà devoluto al Centro di Radioterapia Oncologica del Policlinico Universitario Agostino Gemelli di Roma.
“I mecenati per la danza” infatti nasce proprio per la volontà lodevole e costruttiva di un gruppo di appassionati che – replicando un modello consueto negli Stati Uniti – finanziano e promuovono progetti che legano danza, cultura, beneficenza.
Info biglietti_0743 222 889 – www.ticketitalia.com
In occasione della serata è organizzato un pacchetto all inclusive “Scopri Spoleto” per chi viene da fuori città
Per informazioni_06 93663062 info@danielecipriani.it (è possibile aggiungere anche il pernottamento)
COMUNE DI SPOLETO
I MECENATI PER LA DANZA
Domenica, 25 marzo ore 19. 00
TEATRO GIAN CARLO MENOTTI – SPOLETO
Giorgio Albertazzi e la
Martha Graham Dance Company in
Cercando Picasso
coreografie storiche di Martha Graham e originali create da Janet Eilber
scene e costumi Pier Paolo Bisleri
video Antonio Giacomin
luci Nino Napoletano
regia Antonio Calenda
“Cercando Picasso” con Giorgio Albertazzi e la Martha Graham Dance Company per la regia di Antonio Calenda è fra gli spettacoli più interessanti della stagione . La figura del pittore spagnolo e il suo genio sono al centro della produzione firmata dal Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia assieme alla Martha Graham Dance Company e in coproduzione con l’Ente Autonomo Teatro di Messina e Orkestra Entertainment Srl.
«Un genio che solo la morte ha saputo dominare» così lo scrittore e politico francese André Malraux definì l’amico Pablo Picasso, cogliendone appieno in queste poche parole la personalità irregolare, il furore creativo, l’eclettismo, la natura esplosiva e rivoluzionaria.
Ed è proprio a questa natura d’artista, a questa indomabile creatività che ha guardato Antonio Calenda, nel porre la figura di Picasso al centro di Cercando Picasso.
Il protagonista dello spettacolo, il grande Giorgio Albertazzi, non ha bisogno di presentazioni e per l’occasione è attorniato dalle danzatrici della Martha Graham Dance Company, formazione di eccellenza assoluta nel panorama della danza moderna internazionale che – fatto per nulla scontato nel panorama del teatro attuale – collabora con una realtà produttiva italiana.
«Affrontare Picasso – sottolinea il regista – significa rispondere alla sua fantasmagoria, dare voce alla sua irruente visionarietà. Perciò sarà necessario discostarsi dagli stilemi del naturalismo per ricreare invece le tensioni dell’irripetibile atmosfera culturale che circondava Picasso, per ricercare nel mondo delle sue motivazioni interiori attraverso la figurazione evocativa e coreografica, attraverso le sue stesse parole ed i pensieri che riverberano potenti da passi tratti dai suoi scritti, dai suoi poemi, dai testi teatrali».
Un sipario cela la prima immagine di Cercando Picasso e – fin da prima che lo spettacolo abbia inizio – pone idealmente in comunicazione danza e pittura: si tratta infatti della riproduzione di un fondale che Pablo Picasso dipinse nel 1917 per Parade il primo balletto alla cui creazione Sergej Diaghilev lo chiamò a collaborare, assieme a Cocteau, Satie e Massine. Questa “complicità” fra arti diverse – letteratura, pittura, musica, danza, teatro, arti plastiche… – permea di sé tutto il Novecento (basti pensare al Bauhaus, alle avanguardie), ed è un elemento forte, e immediatamente annunciato, del nostro spettacolo che vive proprio di tale complice interazione fra arti, a partire dallo stretto dialogo che si intesserà fra le coreografie delle nove danzatrici della Martha Graham Dance Company, il protagonista e gli altri linguaggi espressivi della messinscena.
Spesso si accostano l’innovazione che Martha Graham apportò nel mondo della danza a quella che Picasso donò all’arte del Novecento: la loro sensibilità fu per molti aspetti affine, entrambi possedevano personalità decise e di grande profondità. Ciò che le coreografie della Graham disegnano nello spazio del palcoscenico, rimanda fortemente a ciò che viene trasmesso dalle tele del geniale pittore spagnolo.
La parte coreografica che si intreccerà significativamente alla recitazione, sarà composta da alcune coreografie storiche della Martha Graham Dance Company (fra cui citiamo almeno la celeberrima Lamentation, un assolo creato e danzato negli anni Trenta dalla stessa Graham, Steps in the Street, Deep Songs) e da altre coreografie originali create – sullo stile della Graham – dall’attuale direttrice artistica della compagnia, Janet Eilber.
Fra i testi, Le désir attrapé par la queue (Il desiderio preso per la coda) rappresenterà il cuore dello spettacolo, proprio per quel suo meraviglioso respiro onirico e surreale, per quel suo essere “irregolare” privo di chiare evoluzioni logiche, singolare nella punteggiatura, eppure vitalissimo, animato da personaggi come il Piede Grosso, l’Angoscia grassa, la Cipolla, il Silenzio, la Torta…
Lo spettacolo è prodotto Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia assieme alla Martha Graham Dance Company in coproduzione con l’Ente Autonomo Teatro di Messina e Orkestra Entertainment Srl, per la regia di Antonio Calenda.
Interpretato da Giorgio Albertazzi e dalla Martha Graham Dance Company, Cercando Picasso si avvale delle coreografie storiche di Martha Graham e di alcune creazioni originali dell’attuale direttrice artistica della compagnia, Janet Eilber; le scene e i costumi sono di Pier Paolo Bisleri, le luci di Nino Napoletano, i video di Antonio Giacomin.