Incessante è l’azione di controllo del territorio da parte della Polizia di Stato, intensificata sulla base di una precisa strategia, impressa dal Questore di Perugia, Francesco Messina, e che sta dando i suoi frutti, con mirati pattugliamenti alla ricerca di malintenzionati con propositi criminosi in particolar modo dediti a furti in abitazione ma anche in danno di passanti che adescati facilmente talvolta vengono anche depredati, soprattutto in questo particolare periodo dell’anno con l’approssimarsi del periodo natalizio.
Così durante i controlli effettuati nella giornata di mercoledì dalle volanti del Commissariato di polizia di Spoleto, guidato dal vicequestore aggiunto Claudio Giugliano, nella zona del centro cittadino e in periferia, sono state fermate tre cittadine rumene che con fare sospetto si aggiravano nella zona della stazione ferroviaria tentando di approcciare alcuni passanti con le scuse più svariate. Subito sono scattati i controlli e l’identificazione è emerso che le donne vivono presso un campo nomadi della Capitale; a carico di due di loro sono risultati numerosi reati, A.S. e C.P.C. le loro iniziali, rispettivamente di 33 e 39 anni: sulle spalle numerosi precedenti per furto e altri reati contro il patrimonio, nonché allontanamenti con foglio di via da diversi comuni italiani. Fra l’altro è emerso che C.P.C. era già stata tempo fa allontanata da Spoleto con un foglio di via obbligatorio tuttora valido. Immediatamente accompagnate in Ufficio, quest’ultima è stata denunciata alla locale Procura della Repubblica proprio perché ha violato il divieto di tornare in città mentre a carico di A.S. è stato emesso dal Questore di Perugia, Francesco Messina, un Foglio di Via Obbligatorio con divieto di ritorno per tre anni. Quest’ultima ha detto di essere prossima a tornare definitivamente in Romania, esibendo un biglietto aereo per Craiova con data di partenza prossima, asserendo che ormai con tutti i fogli di via a suo carico non le conviene più permanere in Italia.
Dopo la redazione degli atti, gli agenti hanno accompagnato le donne presso la vicina stazione ferroviaria dove le stesse sono risalite sul primo treno utile per fare ritorno al luogo di loro abituale dimora.
