Ha parlato a lungo in aula spiegando i motivi della sua innocenza, davanti al giudice, Giovannino Antonini, accusato di aver operato una truffa da 170mila euro ai danni dell’imprenditore ternano Alberto Cucchetto. L’imputato, infatti, ieri pomeriggio in aula ha voluto rendere delle spontanee dichiarazioni prima della discussione delle parti. È stata quindi la volta della requisitoria della pubblica accusa, con il pm Delia Delle Rose che, ricordando le prove documentali acquisite, ha chiesto una condanna a 10 mesi di reclusione. Richiesta a cui si è associato l’avvocato di parte civile De Luca, che ha chiesto inoltre 300mila euro di risarcimento, spese legali e per i danni morali o in subordine 50mila euro di provvisionale.
A ribadire invece l’innocenza di Antonini è stato il suo difensore, l’avvocato Morcella, in una lunga ed accalorata arringa. Il giudice, vista anche l’ora tarda, ha rinviato il processo al 23 marzo per le eventuali repliche e la sentenza.
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Processo per presunta truffa, Giovanni Antonini racconta la sua verità