Presentata a Città di Castello la legge regionale 1 del 2015, Testo Unico su “Governo del territorio e materie correlate“, che “mette fine alla jungla normativa che si era prodotta nel tempo, rendendo difficile l’esercizio dei diritti e generando contenzioso” ha spiegato l’assessore regionale all’Urbanistica Fabio Paparelli, intervenendo all’incontro pubblico con gli addetti del settore e le professioni, svoltosi questa mattina (mercoledì 25 febbraio) nella Sala del Consiglio comunale.
“L’Umbria, per prima tra le regioni italiane, si dota di un testo unico in materia di edilizia e governo del territorio che abroga 20 leggi, 600 norme e qualche migliaia di precetti, ponendosi come uno strumento di grande semplificazione per tutto un settore, duramente colpito dalla crisi, che vogliamo, anche con una diversa cultura amministrativa, aiutare a ripartire”.
“Non è un’operazione di estetica legislativa – prosegue Paparelli – perché nei 273 articoli che la compongono viene introdotta una rivoluzione rispetto all’approccio con il governo del territorio: non c’è più spazio per il consumo ma per una rigenerazione su tutti i fronti dell’esistente. L’impianto normativo si muove in questa direzione e guarda in particolare alla riqualificazione dei centri storici come volano di sviluppo. Per queste tipologia ci sarà zero-burocrazia, flessibilità e semplificazione che attraggano investimenti e prediligano la soluzione meno afflittiva per imprese e cittadini in caso di interpretazione dubbia. Il TU è la prima applicazione estensiva di questo principio giuridico di tutela e proporzionalità che la Regione Umbria vuole affermare con forza”.
“Ben vengano tutte le iniziative che vanno nell’ottica della semplificazione e servano a migliorare la qualità del costruito e dell’ambiente senza rinunciare a tutele e salvaguardia, specialmente rispetto al consumo di territorio” ha aggiunto Michele Bettarelli, vicesindaco e assessore all’Urbanistica di Città di Castello, per il quale “il foltissimo pubblico di professioni che ha partecipato all’incontro dimostra come fosse necessario un momento di confronto e come tutto il comparto guardi con attenzione alle iniziative della pubblica amministrazione in grado di fare ripartire un comparto produttivo importante nell’ottica della buona edilizia e della buona urbanistica”.
A dire che cosa cambierà concretamente sono stati i tecnici della Regione Umbria, del Servizio Urbanistica, Centri storici ed Espropriazioni e Alessandro Bracchini, coordinatore della Commissione per la semplificazione della rete, per il quale “avremo un’attività edilizia più sciolta e rapida e meno afflittività per cittadini ed imprese: meno tempi dunque e meno costi. Gli strumenti rimarranno gli stessi, continueremo a parlare di piano regolatore, varianti, piani di lottizzazioni, anche se cambierà il loro contenuto, diventando più essenziali, più attenti alle cose che contano veramente e più efficaci. Il processo di semplificazione tuttavia è soltanto iniziato. Auspichiamo che prosegua a partire da questa legge”.