Il capogruppo della Lega Nord in Consiglio regionale, Gianluca Cirignoni, punta il dito sull'inutilizzo del potabilizzatore di Citerna, e chiede risposta all'interrogazione presentata sull'argomento da quasi un anno, annunciando nuove, pacifiche ed eclatanti proteste in Consiglio e presso la Giunta regionale.
“Tra le tante opere pubbliche in grave ritardo di realizzazione che, anche in Umbria, testimoniano il fallimento dell'amministrazione pubblica nello spendere i soldi dei cittadini – afferma Cirignoni – spicca in Altotevere il potabilizzatore di Citerna, un opera dal costo di oltre 3,5milioni di euro destinata al trattamento delle acque potabili distribuite nei comuni dell'Altotevere che doveva essere consegnata nel 2010 e che invece langue abbandonata a sé stessa nella collina di Citerna, a poca distanza dalla diga di Montedoglio e da quei conci miseramente crollati qualche anno fa e mai ricostruiti”.
“In merito al 'potabilizzatore fantasma' di Citerna – ricorda il capogruppo del Carroccio – siamo in attesa da quasi un anno della risposta scritta alla nostra interrogazione da parte dell'assessore Rometti il quale, insieme al suo entourage di superpagatissimi dirigenti, anche in questa occasione dimostra il più totale disprezzo della democrazia dei cittadini, della trasparenza amministrativa e del ruolo dei consiglieri regionali, un atteggiamento ignobile, da parte di un superassessore non certo nuovo all'infrazione delle regole del Consiglio regionale, un assessore che evidentemente sul potabilizzatore e sui soldi pubblici gettati al vento per la sua realizzazione ha qualcosa da nascondere. Noi invece siamo contrari a questo atteggiamento mafioso e rivendichiamo il diritto ad avere risposta in tempi brevi sulle problematiche che solleviamo con i nostri atti. Sui ritardi del potabilizzatore vogliamo vederci chiaro e pretendiamo la risposta scritta che faccia chiarezza su questa ennesima opera pubblica abbandonata, altrimenti – conclude – siamo pronti a nuove pacifiche ed eclatanti proteste in Consiglio regionale e presso la Giunta, che faranno arrossire di vergogna tutto l'Esecutivo umbro”.
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