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PopSpoleto, a Natale ritorno in Borsa / Guarda il nuovo marchio

Carlo Ceraso

PopSpoleto, a Natale ritorno in Borsa / Guarda il nuovo marchio

Avvocato Lado annuncia ritorno a piazza Affari / Deloitte & Touche nuovo Revisore / Tensione per assemblea Scs / Comitato soci dai Commissari Bankit
Mar, 09/09/2014 - 21:37

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Banca Popolare Spoleto tornerà in Borsa già dal prossimo dicembre, al massimo nei primi giorni di gennaio 2015. E’ quanto ha annunciato oggi pomeriggio il presidente di piazza Pianciani, l’avvocato Stefano Lado, nel corso di una conferenza stampa durante la quale è stato presentato anche il nuovo logo dell’Istituto recentemente acquistato da Banco di Desio e della Brianza. Per avviare le pratiche di riammissione a Piazza Affari il Cda, riunitosi in mattinata, ha deciso di affidarsi al noto studio legale d’Urso-Gatti-Bianchi” di Milano. L’incontro con la stampa è durato una manciata di minuti, nello stile asciutto e concreto dei rappresentanti della banca lombarda. Sul tavolo erano presenti il presidente Lado e il d.g. Angelo Antoniazzi. In prima fila, a dimostrare che Bps sarà indipendente e godrà di propria autonomia, l’a.d. di Banco Desio Tommaso Cartone e il d.g. Luciano Colombini.

La nuova Bps – l’avvocato Lado, nel ricordare che la mission è quella di sostenere le famiglie e le piccole e medie imprese, ha confermato che la Spoleto potrà contare su 99 filiali e 760 dipendenti (al massimo dello splendore Bps contò 108 punti operativi di cui 105 sportelli), cui però a breve si aggiungeranno le 32 filiali di Banco Desio Lazio. Il Gruppo Banco Desio può così contare su una rete di 284 filiali, 400mila rapporti, una raccolta diretta di 10,9 miliardi di euro, 10,3 miliardi di impieghi e una raccolta totale di 22,7 miliardi. Numeri che alla chiusura del primo semestre (cioè prima dell’acquisizione della Spoleto) avevano fatto registrare 31,1 milioni di utile e un Tier del 12,9%. “Crediamo in questa banca del Centro Italia – ha concluso Lado – e qui abbiamo investito le nostre migliori risorse, a cominciare dal direttore generale Antoniazzi”. A quest’ultimo dire che “dopo l’ottimo lavoro dei Commissari di Banca d’Italia, che hanno fatto emergere il cattivo credito” accumulato dalla vecchia Bps “occorre rilanciare la banca sotto l’aspetto economico. Un lavoro molto importante da completare nel medio termine”.

I soci di minoranza – l’acquisizione del pacchetto di maggioranza (72,13%) mette Desio in condizioni di assoluta tranquillità. Certo è che i rapporti con i soci di minoranza restano importanti. Se quelli con Monte dei Paschi di Siena vengono definiti da Lado “ottimi”, nessun commento viene fatto sulla situazione della Scs, ex holding di Bps, commissariata anche questa da Bankitalia e i cui 19mila soci sono convocati per il prossimo 11 ottobre alle 9,30 (il 10 alle ore 19,30 in prima convocazione) per votare, fra gli altri punti all’ordine del giorno, il nuovo board. Desio si è impegnata a finanziare un prestito-ponte di 15 milioni di euro per risanare le finanze di cooperativa spoletina. “Attendiamo di conoscere il nostro nuovo interlocutore, la nomina di quel Cda non è di nostra competenza, né interesse” liquida secco il presidente Lado “qualunque sarà il Cda, la Scs avrà quel prestito, manteniamo sempre la nostra parola”. In sala però non sfugge che, al di là delle dichiarazioni ufficiali, c’è una qualche apprensione per la nomina del board Scs, non fosse che, stando ai rumor, alcuni vecchi ‘marpioni’ delle passate gestioni avrebbero intenzione di tornare in sella alla coop. D’altra parte di comitati, nell’ultimo anno, ne sono spuntati come funghi. Inutile dire che quello a cui guardano con occhio benevolo i Commissari di palazzo Koch è il “Comitato soci Bps e Scs” guidato dall’avvocato Massimo Marcucci, dal dottor Sandro Martinelli e dal ragioniere Francesco Graniti, ai quali viene da sempre riconosciuto il merito di aver messo in luce le passate, cattive amministrazioni. E che oggi hanno fatto più volte la spola con piazza Pianciani.

Nuovo Revisore – il cda odierno ha approvato anche la “risoluzione consensuale dell’incarico di revisore” fin qui conferito alla Kpmg Spa. Al posto di questa entra la Deloitte & Touche, già revisore del Gruppo Banco Desio, per una spesa di poco inferiore a 150mila euro l’anno. Sarà l’assemblea dei soci, convocata per il 9 ottobre alle 10,30, ad approvare la scelta deliberata dal board.

Nuovo marchio – nel corso della conferenza stampa è stato presentato anche il nuovo logo della Popolare Spoleto (non ancora presente sul sito dell’istituto di credito), affidato ad una società di Milano. Il logogramma “Bps” è stato sostituito da un pittogramma che richiama il rosone principale del Duomo della città del festival. “Un omaggio a Spoleto e alla sua bellezza e storia” ha commentato l’avvocato Lado “ma il rosone vuol rappresentare non solo Spoleto ma, in una visione più ampia, l’appartenenza alla tradizione storico-culturale dell’Italia centrale”. Il marchio è inframezzato da una linea rossa (colore di Banco di Desio e della Brianza) al centro del quale compare il nome della capogruppo. Al termine della conferenza il brindisi augurale al quale hanno partecipato alcuni dirigenti e funzionari della Spoleto.

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