Il Ponte delle Torri, il monumento simbolo della città del festival, ma anche teatro di tante, troppe tragedie, torna a far parlare di sé. Anche se stavolta la tragedia per fortuna non c’è stata. Grazie ad una pattuglia di carabinieri della locale compagnia che hanno salvato in extremis un 25enne spoletino che era sul punto di lanciarsi nel vuoto. La notizia trapela solo oggi, anche se il fatto risale a sabato scorso. E’ sera quando i familiari del ragazzo, non vedendolo rientrare a casa, lanciano l’allarme al 112. Il pensiero dei militari va subito al Ponte delle Torri e qui la pattuglia scorge da lontano il giovane. E’ seduto sul muretto ed è visibilmente scosso. Comincia un lungo colloquio a distanza sempre più ravvicinata. I carabinieri-angeli trovano la chiave giusta per catturare l’attenzione e la fiducia del 25enne, tanto da convincerlo di lì a poco a farsi ricoverare in ospedale. Il motivo che avrebbe spinto lo spoletino a tanto sembra risiedere nella fine del rapporto sentimentale con la propria ragazza.
Ma al di là della notizia di cronaca, l’episodio richiama ancora una volta le istituzioni a fare la propria parte per mettere in sicurezza il monumento (su questo argomento l’ex senatore Maurizio Ronconi ha già presentato da tempo un esposto alla procura della rapubblica). Nelle scorse settimane, dopo la morte di un giovane di 29 anni, la politica e i rappresentanti delle istituzioni erano tornati a farsi sentire. C’è chi, come il consigliere regionale Franco Zaffini, ha proposto di “chiudere il monumento al transito pedonale in attesa che un ‘concorso di idee’ possa trovare una soluzione e restituire al monumento la fama che merita per la sua singolarità architettonica più che quella che si è guadagnata come luogo di morte”. Lo stesso Ronconi è tornato sulla vicenda proponendo un presidio continuo sul ponte. I grillini di Spoleto 5 Stelle hanno chiesto la realizzazione di un numero verde collegato a una sala operativa per chiunque ne avesse bisogno. In mezzo le tante proposte di sempre: dalle inferriate alla finestrella alle reti (già sperimentate con successo da 30 anni alla Rocca Paolina). “E’ urgente trovare una soluzione architettonica definitiva, da concordare con la Soprintendenza, che garantisca la sicurezza del monumento senza stravolgere la bellezza del Ponte” ha detto un mese fa il sindaco Daniele Benedetti annunciando una serie di incontri fra tecnici. L’esito di questi incontri non è stato ancora comunicato. La speranza è che si faccia in fretta.
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