Poliziotti aggrediti alla stazione, 41enne condannato a 8 mesi | 22enne patteggia - Tuttoggi.info

Poliziotti aggrediti alla stazione, 41enne condannato a 8 mesi | 22enne patteggia

Davide Baccarini

Poliziotti aggrediti alla stazione, 41enne condannato a 8 mesi | 22enne patteggia

Il giovane - che era arrivato a dar man forte all'uomo - ha patteggiato la pena ad un anno chiedendo di sostituirla con lavori di pubblica utilità | Entrambi sono però tornati liberi
Lun, 20/01/2025 - 19:07

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Il tribunale di Perugia ha condannato a 8 mesi di reclusione e ad un risarcimento di 2.300 euro alle forze dell’ordine il 41enne tunisino che, lo scorso 21 dicembre, si era reso protagonista di un’aggressione a due agenti di Polizia alla stazione ferroviaria di Città di Castello.

Insieme a lui, durante i tafferugli, c’era anche un 22enne di origini peruviane, che ha invece patteggiato la pena ad un anno, chiedendo di sostituirla con lavori di pubblica utilità.

Quel giorno la pattuglia era intervenuta in piazza della Repubblica per alcuni comportamenti molesti da parte di alcuni ragazzi a bordo di un treno. Al loro arrivo, però, come si vede dai video virali girati in rete, gli agenti erano stati “accolti” dal 41enne – titolare di una paninoteca che sta scontando pure una pena definitiva per spaccio con messa alla prova – prima con ingiurie e minacce e poi con calci, pugni e sputi alla Volante.

Per la difesa l’uomo avrebbe reagito in questo modo per la mancata assunzione dei farmaci necessari a curare una sua problematica neurologica, patologia per la quale gli è stata riconosciuta un’invalidita al 100%. Per questo motivo era stata richiesta anche una perizia psichiatrica, poi non concessa.

Il 41enne, come noto, aveva anche chiamato rinforzi e sul posto era arrivato il 22enne (suo dipendente) in sella ad una bici, con la quale – come ricostruito dal pm Gennaro Iannarone – aveva pure investito volontariamente e più volte uno dei due agenti. Subito dopo se l’era presa con lo stesso poliziotto – tentando anche di strappargli di mano il manganello – facendolo cadere rovinosamente a terra e procurandogli fratture al polso, ginocchio e schiena.

Entrambi gli uomini che avevano dato vita a questa violenta baruffa in mezzo alla strada – tra gli sbalorditi presenti – si erano poi dati alla fuga ma in serata erano stati rintracciati (il più giovane era in una discoteca di Sansepolcro) e posti agli arresti domiciliari. I reati contestati ai due sono stati quelli di resistenza, minaccia (anche nei confronti delle famiglie), lesioni personali e oltraggio a Pubblico Ufficiale. Nonostante questo sia il 41enne che il 22enne, per ora, sono tornati subito liberi (la condanna inferiore ai due anni implica la pena sospesa).

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