“Tuteliamo la Polizia Penitenziaria e i cittadini di Terni”. Più che uno slogan è il problema sollevato da Emanuele Fiorini, consigliere regionale della Lega Nord Umbria. Dopo il ferimento di un agente penitenziario brutalmente aggredito da un detenuto, il consigliere Fiorini ha rivolto un appello alle Istituzioni affinché si prendano immediati provvedimenti per garantire una maggiore sicurezza nel carcere e di riflesso anche in città.
“I due episodi che hanno visto protagonista un carcerato affiliato alla mafia pugliese che nel giro di 48 ore ha scatenato il putiferio nell’istituto penitenziario di Sabbione – dice Fiorini – merita di essere preso in dovuta considerazione.
Il cambio di destinazione dell’istituto ternano, passato ad ospitare detenuti sottoposti a regime di 41-bis, non è stato accompagnato da un adeguato innalzamento delle misure cautelative, aggiornamento degli standard di sicurezza e ampliamento del personale.
Temiamo inoltre – prosegue – che tutti quegli episodi legati alla criminalità organizzata che si sono verificati a Terni, siano in qualche modo riconducibili alla particolare “natura” dei carcerati, spesso seguiti in città da famiglia e amici.
Chiediamo quindi, e continueremo a farlo finché non ci verrà data risposta, che ci sia da parte delle Istituzioni e degli organi preposti, una maggiore attenzione verso la situazione in cui versa il carcere ternano e soprattutto un più attento controllo in città di possibili infiltrazioni mafiose ad ogni livello.
E’ fondamentale – conclude – tutelare quanti ogni giorno, come i componenti della polizia penitenziaria, con diligenza e devozione, svolgono il loro lavoro mettendo a repentaglio la propria incolumità fisica”.