Torna la danza all’Auditorium di Foligno con la compagnia di danza “Deja Donne” che presenta domani sera alle 21, lo spettacolo dal titolo: “Piotr e le stelle di Tut”. La regia è di Simone Sandroni e Lenka Flory, con Pietro Micchi, Simone Sandroni e Rosetta Martellini. Si tratta di una tragicomica avventura di un produttore visionario e di un assistente un po’ smarrito. In attesa di un bus e di sogni da realizzare. Nei suoi laboratori Sandroni cerca di concentrare il lavoro pedagogico in molti e differenti aspetti. Cerca anche di non insegnare, ma di dare confidenza al danzatore con il lavoro di suolo e lavoro in contatto, cadute e prese. Il suo ideale è un danzatore globale, che non è legato a teoriche regole fisse, ma a bisogni e necessità del corpo e della mente. Nel 1987 , Simone Sandroni è uno dei membri fondatori della compagnia “Ultima Vez” a Bruxelles, con la quale collabora sino al 1992. L’anno dopo fonda la sua compagnia “Ernesto”, sempre a Bruxelles e debutta con il primo spettacolo. Oltre a dirigere la propria compagnia, crea lavori per festival, scuole ed altri artisti in Belgio, Italia, Canada, Repubblica Ceca e Slovacchia e Svizzera (Festival De Beweeging Anversa, Theatre Varia di Bruxelles, compagnia Sosta Palmizi di Cortona. MUK di Padova, Four Chambers Dance Projects Toronto, Dance Theater International Festival, Duncan Center e Peter Tyc di Praga, Accademia Musicale di Bratislava e Opera di Lucerna). Nel 1996 fonda la compagnia internazionale Déjà Donné con base a Praga insieme a Lenka Flory. Nel 2006 la compagnia si trasferisce nel centro Italia dove Sandroni & Flory dirigono un centro creativo e produttivo per lo spettacolo contemporaneo.
Sandroni crea “Deja Donne” (debutto a Gent/Belgio 1997) che dà il nome alla compagnia, presentato in gran parte dell’Europa, “Aria spinta”, “In bella copia”, “There where we were”, “Piotr e le stelle di Tut”.