Il senatore della Lega attacca le parole di Damiano sul ddl Zan e il suo look in giarrettiera sul palco MTV EMA a Budapest
Pillon critica i Maneskin, trionfatori degli MTV EMA a Budapest, per il look e soprattutto per il “piagnisteo” sulla bocciatura del Ddl Zan. Poi La polemica con Fanpage, che ha criticato le sue parole sul gruppo rock.
Il post del senatore della Lega a poche ore dall’esibizione dei Maneskin sul palco di Budapest, dove il leader del gruppo, Damiano, si è presentato in calze e giarrettiera stile The Rock Horror Picture Show. “Fieri per i risultati raggiunti in Italia. Peccato per i diritti civili” ha detto il cantante.
Pillon: “Tra poco arriveremo al reggiseno da uomo”
Parole che, insieme a “culottes e giarrettiere” non sono piaciute a Pillon: “Tra poco arriveremo al reggiseno da uomo”.
Il senatore ha poi attaccato il “piagnisteo per la sonora bocciatura del #ddlZan“. Chiedendosi dove sarebbero le discriminazioni. “Mi piacerebbe sapere quanta carriera potrebbe fare – ha scritto ancora Pillon nel suo post – una band che si ispirasse alle radici cristiane d’Europa, o che inneggiasse alla difesa della vita dal concepimento o che prendesse a tema la lotta alla droga”.
E ricorda “il massacro cui fu sottoposto Povia solo per aver osato partecipare al Family day del 2007 difendendo la famiglia naturale”.
E ancora: “È facile andare secondo la corrente del politicamente corr(o)tto. Da giovani che si dicono alternativi e ribelli mi sarei aspettato qualcosa di diverso, che so, sul palco in smoking i maschietti e in abito da sera la signorina, con tanto di dichiarazioni tipo ‘i bambini hanno il diritto di avere una mamma e un papà’ .Allora sì che avremmo visto qualcosa di davvero dirompente. Certo, si sarebbero scordati i premi e gli applausi del mainstream, ma avrebbero dimostrato di essere davvero fuori dagli schemi. Invece è sempre la solita solfa”.
Poi la polemica con il giornalista di Fanpage Saverio Tommasi. A cui il giornale risponde con un pezzo firmato da Francesco Raiola: “Pillon attacca i Maneskin e ancora una volta cerca visibilità parlando di ciò che non sa“.