L'Umbria ha chiesto al Ministero l'invio di ulteriori trattamenti oltre ai 60 ricevuti | In netto incremento anche l'uso degli anticorpi monoclonali
Buoni risultati sulla prima paziente trattata in Umbria con la pillola anti Covid prodotta dalla statunitense Merck Sharp & Dohme. E’ quanto ha comunicato l’assessore umbro alla Sanità, Luca, Coletto. Che ha annunciato la richiesta dell’Umbria al Ministero della Sanità di avere altri trattamenti oltre alle 60 scatole già ricevute.
La prima paziente umbra
Nella giornata di mercoledì 5 gennaio la pillola anti Covid è stata prescritta per la prima volta in Umbria presso la clinica di malattie infettive dell’ospedale S. Maria della Misericordia di Perugia, diretta dalla prof.ssa Daniela Francisci. Il trattamento è stato adottato per una paziente con fragilità e quindi potenzialmente a rischio circa l’evoluzione della malattia, che aveva presentato sintomi da pochi giorni.
Il trattamento
Il trattamento deve essere assunto entro 5 giorni dall’infezione o comunque dall’insorgenza dei sintomi. E può essere attualmente somministrato a domicilio dietro indicazione ospedaliera.
Il trattamento dura 5 giorni, ingerendo 4 compresse per due volte al giorno. Si tratta di un trattamento domiciliare, proprio perché il suo scopo è prevenire le ospedalizzazioni. Ma proprio per il fatto di dover essere assunta all’insorgenza del contagio rappresenta un trattamento che non si sostituisce al vaccino.
I pazienti a cui sarà somministrato il trattamento vengono inseriti in un apposito registro di monitoraggio.
Come agisce
L’antivirale Molnupiravir alla base del farmaco non agisce sulla proteina Spike e questo la renderebbe efficace anche di fronte alle varianti del virus.
La necessità che venga assunta tempestivamente ne richiede la somministrazione soltanto dietro indicazione del medico. Come per i trattamenti da monoclonali, dunque, anche la pillola anti Covid in Umbria sarà inizialmente somministrata a pazienti con particolari caratteristiche. Ad esempio a coloro per i quali, a seguito di contagio, si prevedono possibili complicazioni visto il generale quadro clinico. I pazienti devono comunque essere maggiorenni.
Monoclonali
Oltre agli esiti positivi sulla prima paziente sottoposta al trattamento con la cosiddetta pillola anti Covid, Coletto ha riferito anche di un netto incremento dei trattamenti con anticorpi monoclonali contro il virus.