Si è aperto oggi (lunedì 18 dicembre) il cantiere per la Piazza dell’Archeologia a Città di Castello: l’annuncio è stato fatto dal sindaco tifernate Luciano Bacchetta, che ha parlato “dell’ultimo tassello del Contratto di quartiere 2 e di un’opera che, dopo molti anni e polemiche, giunge a compimento in un quadrante strategico del centro storico, dove convivono tante eccellenze architettoniche – Pinacoteca, Chiesa dei templari, Chiostro e Chiesa di San Domenico, e nota dolente, l’ex ospedale, su cui diventa ancora più improrogabile trovare una soluzione per sanare l’unico vulnus di questa area, altrimenti recuperata al suo grande pregio storico e artistico”.
Tempi massimi: fine estate 2018, “anche se la ditta aggiudicatrice – ha precisato Bacchetta – si è impegnata ad anticipare di due mesi. Se l’andamento climatico sarà favorevole, Piazza dell’Archeologia potrebbe essere terminata entro giugno”.
Ex Fat
“Il progetto di recupero dell’ex Fat – ha aggiunto il primo cittadino – ha suscitato nel tempo un dibattito e un fronte critico ma, a cose fatte, molti si dovranno ricredere. Non ci sarà nessun mostro di cemento ma volumi proporzionati e in armonia con il contesto“.
L’Amministrazione comunale ha ridotto le cubature di edificazione del complesso residenziale dai 40mila originari a 13mila metri, arrivando al minimo sindacale per sostenibilità economica del privato, attraverso una operazione perequativa molto intelligente. Naturalmente al termine dei lavori, riqualificheremo tutta la mobilità di contorno
L’assessore ai Lavori Pubblici Luca Secondi ha aggiunto che “nel progetto della Piazza è prevista anche la realizzazione di parcheggi, oltre a un’area per la vita sociale del centro storico, che ora avrà un nuovo baricentro. Purtroppo anche in questo caso, ma con uno trascico nella tempistica più contenuto, i contenziosi con le ditte hanno rallentato l’iter di completamento”.
Secondi ha infine ringraziato dirigenti e uffici comunali “perché la piazza è nata e cresciuta amministrativamente all’interno della struttura”. Responsabile del procedimento è stato il dirigente dell’Urbanistica Federico Calderini, insieme al dirigente dei Lavori Pubblici Paolo Gattini, che hanno illustrato come sarà Piazza dell’Archeologia attraverso un rendering di spazi e materiali.
Come sarà la Piazza
Progettata dall’architetto Luca Marioli, la piazza sarà posta alla stessa quota delle vie Oberdan, Borgo Farinario e delle Santucce. Al piano inferiore verrà realizzato un parcheggio pubblico per 60 posti macchina privati e 30 pubblici con due via di accesso, dotate di rampa per disabili. La piazza sarà con pavimentazione in sestini di cotto e lastre di travertino, a formare un disegno geometrico di quadranti regolari con al centro un sistema di smaltimento acque piovane. La parte che si affaccia sull’Anfiteatro sarà aperta, davanti al complesso residenziale su cui sono stati ricavati 28 appartamenti (13 in vendita e 15 con il regime di edilizia agevolata). Completano l’intervento la sistemazione dell’area verde con un marciapiede su tutto il perimetro. Sarà riaperta anche l’antica via del Campaccio che collega la Pinacoteca con via delle Santucce, correndo parallela a via Borgo Farinario. Il costo è di 1 milione e 437mila euro (1 milione e 100mila provenienti da fondi del Cipe e della Regione Umbria, 50mila da risorse comunali e 270mila attraverso la vendita di un lotto edificabile in zona Riosecco).
Incognita (ulteriori) reperti
“La ditta aggiudicatasi la costruzione della Piazza ha già lavorato con il Comune, ad esempio sulla bonifica della frana di Canoscio. L’unica incognita può derivare dall’ulteriore affioramento di reperti archeologici in fase di scavo. Un’archeologa vigilerà su questa fase – ha concluso Secondi – ma i tecnici dichiarano che i saggi hanno già raggiunto la conduttura e il terreno rimaneggiato, livello al di sotto del quale, di consueto, non si verificano rinvenimenti”.