Petizione Comitato Sanità, già duemila firme

Petizione Comitato Sanità, già duemila firme

Alessandro Orfei

Petizione Comitato Sanità, già duemila firme

Mobilitazione dei cittadini contro la fusione del Distretto con quelli di Narni-Amelia e Terni.
Dom, 08/09/2024 - 15:46

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La sanità tiene banco a Orvieto. E così da un lato c’è il Comitato per la Salute pubblica che si batte per evitare la fusione del Distretto con Narni-Amelia e Terni e dall’altro spunta l’ipotesi dell’accorpamento del Distretto con l’ospedale.

Venerdì mattina raccolta firme molto affollata lanciata dal Comitato per la salute pubblica che riceve anche il sostegno delle associazioni “Nova” e “Abitare Orvieto”.

Le adesioni istituzionali

La raccolta firme per chiedere il mantenimento e l’autonomia del Distretto sanitario di Orvieto ha superato in pochi giorni duemila firme. Venerdì mattina la raccolta ha fatto tappa nel centro storico, dove ha raccolto il consenso anche di numerosi rappresentanti istituzionali. Al banchetto in piazza della Repubblica hanno infatti lasciato la loro firma i consiglieri comunali Daniele Di Loreto, Cristina Croce, Roberta Palazzetti, Mauro Caiello, il sindaco di Baschi Damiano Bernardini, l’ex senatore Carlo Carpinelli, il responsabile di Alternativa Popolare Angelo Lombardozzi. Alla petizione hanno dato il proprio sostegno pubblico anche l’associazione “Abitare Orvieto” e “Nova”, i cui rappresentanti Diletta Riccetti e Luca Angelozzi hanno partecipato alla petizione. Lo stesso hanno fatto Florido Fratini dell’associazione
Prometeo e Antonio Rossetti, uno dei fondatori dell’associazione “Cittadinanza, territorio,
sviluppo”.

L’assemblea pubblica

La petizione prosegue per tutto il mese di settembre sia on line che con i banchetti
per la raccolta firme sia ad Orvieto che in numerosi territori limitrofi, sia umbri che laziali.
Cogliamo quindi l’occasione per invitare tutti i cittadini e le istituzioni interessate,
all’assemblea pubblica che si terrà lunedì 9 settembre, alle ore 21, come sempre presso lo spazio
Bi.Pop. di Sferracavallo, oppure online per chi non potrà partecipare in presenza, per discutere
insieme soprattutto in merito al progetto pilota innovativo, proposto in via sperimentale dalla
Direzione Strategia dell’Usl Umbria 2, di accorpare la Direzione del Distretto Sanitario con quella
dell’Ospedale di Orvieto, che ricordiamo è un DEA di 1° livello.

Il centrodestra

Nel frattempo è arrivata una nota della maggioranza che sostiene la sindaca Roberta Tardani sull’integrazione di ospedale e distretto. Un progetto che si è affacciato da poco nel dibattito: “L’istituzione di una struttura integrata tra l’ospedale “Santa Maria Stella” e il Distretto socio-sanitario di Orvieto sotto un’unica direzione è una opportunità che siamo pronti a cogliere e una sfida che auspichiamo sappia raccogliere tutto il territorio. Si tratta di un progetto che, anche in vista della riorganizzazione del sistema sanitario territoriale con la realizzazione della Casa e dell’Ospedale di comunità in Piazza Duomo, assicurerá maggiore efficienza, coordinamento e integrazione tra ospedale e territorio così da rispondere più efficacemente ai bisogni di salute della nostra popolazione. È inoltre una soluzione di prospettiva perché rafforzerà i servizi e garantirá e tutelerá l’autonomia di un territorio che per la posizione geografica e la composizione demografica ha delle peculiarità e delle esigenze specifiche nel contesto regionale. È quello che il sindaco di Orvieto, raccogliendo le istanze del territorio, ha sostenuto in tutte le sedi di discussione sul nuovo piano sanitario regionale. I cittadini hanno rinnovato la fiducia a questa maggioranza affidandole il mandato a proseguire il buon lavoro avviato e a trovare risposte ai problemi aperti. Il progetto della struttura unica tra ospedale e distretto dimostra che affrontando le questioni seriamente nelle sedi opportune si possono individuare soluzioni nuove e coraggiose che hanno sempre e solo come unico scopo quello di tutelare il diritto alla salute delle persone. È il compito della politica e di una buona amministrazione, è spesso la strada più lunga e difficile ma anche quella più corretta rispetto a chi, solo per fini diversi, alimenta preoccupazioni agitando gli spettri dello smantellamento dei servizi” hanno detto la lista civica Tardani sindaco e i partiti di centrodestra.

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