Doppio addio, in casa Perugia. Prima l’imprenditore Mauro Ricci. Formalmente responsabile degli affari istituzionali della società biancorossa. Ma soprattutto, personaggio che ha avuto un ruolo importante nel portare Javier Faroni a Perugia.
Poi quello dell’ex patron Massimiliano Santopadre, che dopo la cessione era rimasto presidente onorario. Carica che doveva mantenere sino alla fine dell’anno, e per la quale ha invece rassegnato le dimissioni.
L’addio di Santopadre
E’ stata la stessa società biancorossa a comunicarlo, con una nota sul proprio sito: “AC Perugia Calcio comunica di aver accettato le dimissioni di Massimiliano Santopadre dalla carica di presidente onorario del Club e prosegue con ferma determinazione e impegno nel lungo percorso di rinnovamento iniziato poche settimane fa. Non dubitiamo che sarà un compito arduo ma insieme a tutti i tifosi biancorossi raggiungeremo l’obiettivo”.
L’addio di Santopadre, in qualche modo, fa parte del “percorso di rinnovamento”. Un passaggio richiesto dalla nuova proprietà o voluto dall’ex patron, che ha deciso anzitempo di prendere le distanze?
La lettera di Ricci
Interrogativi rafforzati dalla lettera con cui, quasi in contemporanea, anche Ricci prendeva le distanze dalla nuova proprietà del Perugia. Una lettera nella quale Ricci si rivolge direttamente a Faroni: “Il mio rapporto con te e con i tuoi collaboratori, purtroppo e probabilmente anche per la distanza che ci ha separato spesso in questi due mesi, non è riuscito a consolidarsi“.
Parole, quelle scritte nel prosieguo della lettera, che preoccupano i tifosi: “A questo punto ritengo giusto fare un passo indietro e lasciarvi lavorare perseguendo i vostri obiettivi“, scrive usando il plurale.
Per poi tornare a rivolgersi direttamente al solo Faroni: “Devo confermarti come già ti ho detto e con la sincerità che mi contraddistingue che non condivido la tua idea di progetto sportivo per quanto riguarda il Perugia, dato che forse ragionando con il cuore del tifoso mi auguravo di vedere una maggiore attenzione sullo stesso”.
Ricci se ne va, da “semplice tifoso” con un regalo al Perugia: “Intendo confermarti il mio impegno – scrive ancora a Faroni – a realizzare la ristrutturazione e innovazione della dotazione informatica della sede, provvedendo a saldare io stesso la differenza economica. È un regalo che mi sento di fare al Perugia di cui resto un appassionato sostenitore”.
Le parole di Faroni
Faroni, alle testate a cui ha rilasciato interviste nei giorni scorsi, aveva parlato della priorità di mettere mano alla riorganizzazione societaria interna. E della necessità di sfoltire la rosa, prima di pensare ai nuovi arrivi. Il mercato di gennaio farà capire le reali ambizioni (e intenzioni) della nuova proprietà.