Perugia 1416, la sfida entra nel vivo con il tiro del giavellotto e la mossa della torre - Tuttoggi.info

Perugia 1416, la sfida entra nel vivo con il tiro del giavellotto e la mossa della torre

Cristiana Mapelli

Perugia 1416, la sfida entra nel vivo con il tiro del giavellotto e la mossa della torre

C'è attesa per la corsa al drappo e il corteo storico dei rioni
Dom, 12/06/2016 - 10:48

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Perugia 1416 è entrata nel vivo con le sfide di sabato: il tiro del giavellotto a piazza San Francesco e la mossa della torre in piazza Matteotti. Molti i curiosi si che hanno seguito i due appuntamenti nelle piazze della città. C’è forte attesa per la corsa al drappo e la sfilata storica in programma per oggi, domenica.

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Tiro del giavellotto. La sfida di Piazza San Francesco al Prato è stata particolarmente seguita dal pubblico che ha fatto fin da subito il tifo, applaudendo ma anche fischiando le decisioni dei giudici, Massimiliano Barbarossa, Marco Gasperi e Francesca Camilla Finotelli, affiancati dall’aiuto Giovanni Pedercini. Una curiosità: l’unica donna giudice è un’atleta, giavellottista da quando aveva 12 anni e allenatrice, che è stata, in questi giorni, a disposizione degli atleti per consigli sulle tecniche e le posture, al fine di garantire la loro sicurezza. La gara ha rappresentato, quindi, un primo momento di competizione tra i rioni che è stato anche un’occasione di socializzazione tra gli stessi, fondata sulla condivisione e sul divertimento.

I vincitori. Il Rione di Porta Eburnea si è aggiudicato la prima sfida, quella del Tiro del Giavellotto. 15 i punti conquistati come da regolamento, con 7 punti totalizzati nei tre lanci a disposizione.
Con la sua prova, dunque, Marco Barlozzo porta in cima alla classifica provvisoria delle Sfide di Perugia 1416 il suo Rione, che si aggiudica di diritto l’accesso alla semifinale della sfida della Mossa alla Torre di questo pomeriggio. L’atleta, al termine della gara è stato a lungo festeggiato dal popolo del suo rione per questa prima, incoraggiante vittoria. Al secondo posto si è classificato il Rione di Porta Santa Susanna con 12 punti (4 totali nei lanci) conseguiti da Roberto James Paoluzzi, seguito dal Rione di Porta Sole con 9 (3 nei lanci effettuati dall’atleta Andrea Camacci), dal Rione di Porta San Pietro con Francesco Maria Freddini che ha totalizzato 6 punti (2 nei lanci) e, con 3 punti, chiude il Rione di Porta Sant’Angelo, rappresentato nella sfida da Andrea Reggi.

Il lancio della sfida. Prima della sfida, che consisteva nell’infilare un anello metallico, quindi, consecutivamente, colpire con il giavellotto il bersaglio vero e proprio, i cinque rioni cittadini si sono lanciati la sfida, in modo ironico a suon di sberleffi e promesse. Porta Eburnea, con il suo banditore Armando Flores Rodas, ha promesso di “mannà i vinti a consolà col vino”, prima di lanciare un fazzoletto portafortuna con i colori del Rione. Mirko Bigini banditore di Porta Santa Susanna ha annunciato che “il Rione di Porta Santa Susanna, che mai curva la schiena” avrebbe vinto la sfida “per far la porta ringagliardita”. Più competitivo il banditore di Porta San Pietro, Evanse Becchetti, che al grido -tre volte ripetuto- di “Sancti Petri vinces”, ha voluto intimorire gli avversari. Infine, il Rione di Porta Sant’Angelo ha scelto l’ironia e lo sberleffo e ha ricordato a tutti che “‘st’anno tocca fa la festa, mica taglià la testa”, per poi avvisare gli avversari che il Rione avrebbe vinto la sfida perché “con le ali (simbolo del Rione) si vola!”.

La mossa della torre. Seconda sfida questo pomeriggio in piazza Matteotti e prima vittoria per il Rione di Porta San Pietro che si aggiudica la sfida della Mossa alla Torre e 20 punti.
Secondo si è classificato il Rione di Porta Sant’Angelo con 17 punti, seguito da quello di Porta Eburnea con 14, quindi il Rione di Porta Sole con 11 punti e, infine, il Rione di Porta Santa Susanna con 8 punti.
I cinque fanti del rione vincitore -Niccolò Magara, Enrico Brachini, Fabio Cera, Matteo Quercini e Jim Nimskov- hanno tirato la corda, e quindi la Torre, verso il proprio lato fino a far cadere lo stendardo del Rione avversario per ben quattro volte, prima contro Porta Sant’Angelo, poi contro Porta Santa Susanna, quindi contro Porta Eburnea e, infine, per il primo posto di nuovo contro Porta Sant’Angelo. Ad incitarli il proprio Maresciallo Marco Freddini, che, al loro fianco, indicava agli atleti la strategia da mettere in atto e li chiamava a dare il meglio di sé.
Come da regolamento, il Rione di Porta Eburnea, risultato vittorioso questa mattina nella sfida del Tiro del Giavellotto a San Francesco al Prato, è stato l’ultimo ad entrare in gioco nella Mossa alla Torre, essendosi –con la vittoria precedente- assicurato direttamente il passaggio alla semifinale della seconda sfida. Hanno dovuto, invece, superare le qualificazioni gli altri Rioni, scontrandosi in una gara uno contro uno. La sorte ha deciso che al primo turno dovessero affrontarsi il Rione di Porta Sole e quello di Porta Santa Susanna, scontro da cui è uscito vincitore il primo dei due. Subito dopo si sono affrontati il Rione di Porta San Pietro contro quello di Porta Sant’Angelo, che è risultato vincitore della gara, e ancora Porta San Pietro ha affrontato e vinto Porta Santa Susanna, mentre il Rione di Porta Sant’Angelo ha avuto la meglio contro Porta Sole. I Rioni di Porta San Pietro e di Porta Eburnea si sono quindi sfidati in un incontro che ha visto vittorioso il primo, mentre Porta Eburnea ha affrontato, vincendolo, il Rione di Porta Sole.

La classifica. Dopo la sfida della Mossa alla Torre, quindi, la classifica provvisoria delle gare di Perugia 1416, in attesa della sfida finale di domani con la Corsa al Drappo e la sfilata del corteo, è la seguente: il Rione di Porta Eburnea si conferma primo con 29 punti, seguito dal Rione di Porta San Pietro con 26 punti e dagli altri tre, tutti a 20 punti totali dopo la prima giornata.
Anche oggi pomeriggio una grande folla ha accolto con applausi e incitamenti gli atleti, moltissimi i bambini, eccitati e affascinati dalla gara e dai costumi. La pioggia ha fatto capolino quasi al termine della gara, ma è riuscita a mettere solo un po’ di suspence in più: gli atleti non si sono fermati, malgrado l’asfalto reso un po’ più viscido, dando il meglio di sé e accettando sportivamente l’esito della competizione. Per il sindaco Romizi “oggi è stato seminato un seme che crescerà. Sono convinto -ha detto- che la manifestazione può diventare qualcosa di più grande e di più sentito e vissuto.”

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