di Angelo Mariani
Egregio signor Rossi, candidato Sindaco di Spoleto, carissimo Andrea,
Sicuramente avrai notato che non ho sottoscritto i vari documenti che ti hanno attestato sostegno incondizionato, anzi debbo confessare di aver avvertito un brivido alla schiena quando ho appreso questa decisione del PD. Proprio per questo, da militante veterano, mi sento in dovere di esprimere alcune riflessioni, che se vorrai potrai considerare come consigli completamente gratuiti.
Sai meglio di me che il PD di Spoleto non sta esprimendo al meglio le energie che dovrebbero contraddistinguerlo come classe dirigente della città. Sai meglio di me che in molti dirigenti è prevalso e continua a prevalere lo spirito di appartenenza a gruppi, all’interesse particolaristico, all’ambizione personale piuttosto che l’interesse complessivo di Spoleto. Sai meglio di me che si è preferito “casualmente” nominare una segreteria che non è stata in grado, in questa fase preelettorale, di avere la spina dorsale necessaria a tenere salda la barra delle decisioni lasciandole alla balia dei vari desiderata.
Per fortuna (o per sfortuna) la situazione degli altri partiti alleati o competitori è ancora più grigia. Questo sta portando molti quadri a cercare allocazioni di maggiore tutela pronti ad offrire i loro consensi purchè li si iscriva direttamente alla Direzione o gli si garantisca un posto in Giunta o alla peggio in Consiglio Comunale.
Se a questo si aggiunge l’attivismo personale di alcune “scorie” che erano state faticosamente ricondotte alla loro naturale inconsistenza e che ora sembrano affidarsi a te per rifarsi una verginità converrai che ti trovi (ci troviamo come città) di fronte ad un magma di difficile governabilità. Io lo so e tu lo sai che malgrado tutto ciò in questo Partito c’è una moltitudine di energie desiderose di esprimere idee chiare e progetti concreti in attesa di ricettori atti a canalizzarle e concretizzarle.
In misura altrettanto maggiore esistono energie in questa Città atte, se attentamente ascoltate e considerate, a concorrere alla riacquisizione della credibilità e della posizione economica che ci ha contraddistinto in passato. Questa città ha bisogno di una pacificazione interna per rafforzarsi internamente ed esternamente.
In questa situazione di smarrimento collettivo tu ti trovi in un bivio difficile ma nella posizione giusta per decidere se galleggiare in un magma che potrebbe portarti a vincere le elezioni ma che ti condurrebbe inevitabilmente all’impotenza decisionale. Potrai invece, se lo vorrai e se ne avrai la forza, azzardare a rivolgerti a tutti i cittadini dettando un programma di fattibilità immediata e concreta che privilegi l’obiettivo di rilancio dell’economia e dell’occupazione, scegliendo e coordinando una squadra, svincolata dal “manuale Cencelli”, con le competenze, l’energia, la credibilità pubblica cittadina e l’autorevolezza conclamata necessaria per confrontarsi da pari con le Istituzione regionale e nazionali e in grado di ristabilire rapporti di sinergia con le città vicine.
Il mio migliore “in bocca al lupo”.