In un clima da “Day After” il Partito democratico di Perugia, dopo un confronto durato fino a tarda ora, ha approvato la lista dei nomi per le elezioni amministrative del 26 maggio. Una lista con 23 nomi, affidando al segretario cittadino Polinori il compito di completarla. Insomma, ci sono ancora una decina di nomi in meno rispetto a quelli che servono. Effetto Sanitopoli che ha travolto il Pd umbro e perugino, ma non solo, evidentemente. In altri tempi, c’era la fila per avere un posto nella lista del partito. Compaiono anche i “bocciani”, se così si possono ancora chiamare. E tanti sono i portatori d’acqua per i pochi nomi che hanno concrete possibilità di entrare a Palazzo dei Priori.
Deroga, come previsto, per Erika Borghesi, rappresentante perugina di maggioranza in Consiglio provinciale. Non è scattata per Mirabassi, nome sul quale per settimane si è tenuto un braccio di ferro. Il fatto che sia comparso nelle carte della Procura, pur non indagato, ha risolto il problema…
Questi i nomi portati da Polinori e votati: Emanuela Mori, Sarah Bistocchi, Elena Ranfa, Erika Borghesi, Francesco Maria Giacopetti, Marko Hromis, Fausto Frattegiani, Irene Pula, Simona Frenguelli, Giovanni Frittella, Simona Papini, Diego Minelli, Livio Giannini, Nicola Paciotti, Milena Ceccarelli, Pannacci, Marco Pignattini, Francesco Zuccherini, Nazzareno Cardinali, Federico Balducci, Nicolò Scarponi, Francesco Lubello, Cristina Monaldi.
Salvini su Giubilei
Della situazione politica perugina, in vista delle elezioni amministrative, si è informato con i suoi anche il segretario della Lega, Matteo Salvini, mercoledì pomeriggio nel capoluogo umbro. “Mi dicono che forse Giubilei lascia?” la domanda fatta dal leader del Carroccio. Voci del genere ne sono circolate tante dopo lo scandalo Sanitopoli che ha travolto il Pd. No, Giuliano Giubilei va avanti. Voci ne sono circolate, ma il candidato del centrosinistra ha proseguito i suoi incontri nelle frazioni. Ha chiesto però garanzie, pur senza ingerenze, sui nomi nella lista del Pd. Ritrovarsi a correre una gara difficilissima contro Romizi con qualche nuovo indagato tra i propri alleati non aiuterebbe certo l’ossigenazione.