L’apertura di una Partita IVA rappresenta un passo fondamentale per chi desidera avviare un’attività professionale o imprenditoriale in Italia. Tuttavia, non tutte le Partite IVA sono uguali: esistono diverse tipologie e regimi fiscali che si adattano a specifiche esigenze e categorie di lavoratori. In questo articolo, analizzeremo le principali caratteristiche delle varie tipologie di Partita IVA e metteremo a confronto le categorie più diffuse.
Tipologie di partita IVA
Le Partite IVA si distinguono principalmente in base alla forma giuridica dell’attività che si intende svolgere. Le due grandi categorie sono:
1. Partita IVA individuale (Ditta individuale o libero professionista)
Questa tipologia è la più comune tra i lavoratori autonomi e gli imprenditori individuali. Si caratterizza per:
- Semplicità di apertura e gestione: l’iscrizione avviene presso l’Agenzia delle Entrate con la scelta del codice ATECO adatto all’attività svolta.
- Responsabilità illimitata: il titolare risponde con il proprio patrimonio personale per eventuali debiti dell’attività.
- Possibilità di aderire al regime forfettario (se i requisiti lo permettono), che offre agevolazioni fiscali e semplificazioni burocratiche.
2. Società con personalità giuridica
Questa categoria include diverse forme societarie, ciascuna con caratteristiche specifiche:
- Società a Responsabilità Limitata (SRL): forma molto diffusa tra gli imprenditori che desiderano limitare la propria responsabilità al capitale investito.
- Società a Responsabilità Limitata Semplificata (SRLS): variante più accessibile della SRL, con capitale sociale ridotto e costi di costituzione contenuti.
- Società per Azioni (SPA): utilizzata per imprese di grandi dimensioni, caratterizzata dalla presenza di azionisti e dalla quotazione in borsa.
- Società di Persone (SNC, SAS): più adatte a piccoli gruppi di soci, con livelli diversi di responsabilità a seconda della forma scelta.
Regimi fiscali a confronto
Oltre alla tipologia di Partita IVA, la scelta del regime fiscale è fondamentale per ottimizzare la gestione delle imposte e dei contributi. Fortunatamente, oggi sono presenti diversi servizi online, come quelli forniti da Jet HR, che permettono di calcolare in maniera rapida i costi associati a una specifica partita IVA.
Di seguito, analizziamo i principali regimi fiscali presenti in Italia:
1. Regime forfettario
- Destinato a piccoli imprenditori e professionisti con un fatturato annuo inferiore a 85.000 euro.
- Tassazione agevolata con un’aliquota fissa del 15% (ridotta al 5% per i primi cinque anni di attività).
- Esenzione dall’IVA e semplificazioni contabili.
- Non si possono detrarre i costi reali, poiché la tassazione avviene su una percentuale forfettaria del fatturato.
2. Regime ordinario
- Obbligatorio per chi supera gli 85.000 euro di fatturato annuo o per chi non rientra nei requisiti del regime forfettario.
- Tassazione progressiva IRPEF per i professionisti e IRES per le società di capitali.
- Necessità di gestire la contabilità ordinaria con l’obbligo di emettere fatture elettroniche, registrare le operazioni e presentare dichiarazioni fiscali più complesse.
3. Regime semplificato
- Riservato alle imprese individuali e alle società di persone con ricavi inferiori a 500.000 euro per il commercio e 400.000 euro per i servizi.
- Meno oneroso del regime ordinario ma con obblighi di registrazione e dichiarazione dei redditi più stringenti rispetto al forfettario.
Quale partita IVA scegliere?
La scelta della Partita IVA dipende da diversi fattori:
- Se sei un professionista o un freelance: la Partita IVA individuale con regime forfettario è spesso la soluzione migliore.
- Se vuoi aprire un’attività commerciale o artigianale: la ditta individuale o una società di persone può essere un’opzione valida.
- Se intendi avviare un’impresa con più soci: una SRL offre maggiori garanzie patrimoniali.
- Se hai grandi ambizioni di crescita: la SPA permette di attrarre investitori e accedere a capitali più elevati.
Valutare attentamente le proprie esigenze, il fatturato previsto e la struttura organizzativa è il primo passo per una gestione fiscale senza sorprese. Se hai dubbi, affidarsi a un commercialista può fare la differenza nell’ottimizzare la propria posizione fiscale e amministrativa.